Verdecammino

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view post Posted: 7/3/2013, 22:50     +1Consigli fantasy - Fantasy
CITAZIONE (CrisCross @ 27/2/2013, 16:44)
Se ti piacciono i draghi ti consiglio La Ragazza Drago, ne sono la fan numero 1!!!!

Nnnno :follia:

Comunque ti consiglio Il ciclo di Landover di Terry Brooks.
view post Posted: 1/4/2012, 22:41     +1Che cos'è un horror? - Horror & Weird
Ma io parto sempre duro per far nascere dei confronti, ormai dovresti conoscermi :asd:

Il genere horror riesce a dare il meglio attraverso il cinema, non tramite la lettura. Questo è sempre quello che ho sostenuto, ovviamente parlando su quello che ho provato io.
(Il "non esiste" era più per dire "non ci sono titoli che reputo dei VERI horror" non declassare tutti i titoli classificati come tali. Era poco chiaro si)
Poi ovviamente se c'è qualcuno che mi dice "No, anche nella letteratura ci sono ottimi esempi di horror", inizio a pensare di essere io a non aver letto i titoli giusti.

Questo è il riassunto della discussione XD

Ad ogni modo l'unica cosa certa che nasce da questo topic, e che dovrò leggere altro sul genere. :asd:
view post Posted: 31/3/2012, 12:48     -1Che cos'è un horror? - Horror & Weird
Personalmente sono dell'idea che non esista il genere horror nella letteratura.

Per convenzione chiamiamo horror quelle opere che raggruppano alcuni clichè noti come mostri, fantasmi e via discorrendo.
Ma nella lettura di un libro l'essenza di un horror si perde, principalmente perchè non abbiamo un riscontro "visivo" delle nostre paure, ma al massimo le immaginiamo durante la lettura.
Leggere non è come guardare una scena di un film accompagnata da una musica sinistra, il buio soffocante e una apparizione improvvisa.

Insomma, sono molto scettico sul fatto che un libro possa far paura.


Discorso molto diverso invece se si parla di Thriller, genere dove colloco molte delle opere che vengono definite horror.
La lettura si presta molto bene alla suspance e ai colpi di scena, quindi è un genere decisamente vasto e che può avere della profondità.
view post Posted: 17/2/2012, 09:49     -1Qualis artifex pereo! - Discussioni Libere
CITAZIONE (-Ayame- @ 17/2/2012, 09:02) 
Prima di tutto impara a informarti prima di parlare. La disinformazione è nemica dell'umanità, e diffonderla allegramente come fai tu - incazzandoti pure se te lo fanno notare - fa ancora più danni.

Se il tuo discorso prende in considerazione "l'ipotesi di non avere altra scelta" significa che non conosci una beneamata mazza dell'argomento. Dunque se dici cagate non puoi pretendere che ti si risponda "Oh cielo, che opinioni interessanti che hai!". Ti si risponde che dici cagate, punto. Se non vuoi che te lo dicano informati prima di ticchettare sui tasti.

Senti non mi va di ripetermi più di tanto.
Ribadisco che il mio discorso prendeva in esame la possibilie utilità che può avere una casa editrice che si fa pagare per pubblicarti il libro, senza dover sperare che qualcuno si accorga di te.
Altrimenti ci sono moltissimi modi per pubblicizzare la propria opera tramite internet, ma semplicemente non parlavo di quello.


CITAZIONE
Altra cagata. Se non sai di cosa parli, non parlarne. Se non trovi nessuno che pubblichi il tuo libro significa che il tuo libro non è valido. Hai fatto l'esempio della Rowling: ha finito il manoscritto nel 95 e solo nel 97 qualcuno ha accettato di pubblicarglielo. Ed era un editore piccolo e sconosciuto.
Senza entrare nel campo dei successi internazionali, ci sono autori che hanno cercato anche per dieci anni di piazzare il proprio libro (mi viene in mente Flavio Pagani, "Lapsus", per I Sognatori). Prima o poi un editore si trova, se il libro è valido, sempre. È inevitabile.

E se io non avessi la pazienza di aspettare 10 anni ma voglio pagare e pubblicizzarmelo da me perchè ne ho i mezzi?
Il mio riferimento alla Rowling è dato dal fatto che pur avendo scritto un libro per ragazzi molto valido e che diventerà un pietra miliare del genere, ha faticato a trovare qualcuno che glielo pubblicasse.
Allarghiamo questa esperienza a migliaia di aspiranti scrittori.


CITAZIONE
L'editoria a pagamento pubblica schifezze. Pubblica tutto ciò che viene loro mandato, e se non ci credi cercati su Youtube "Quando i sogni hanno un prezzo". La rossa sono io, la mora la direttrice editoriale del Gruppo Albatros, il più grande editore a pagamento italiano. Il manoscritto che ho inviato a loro (e a numerosi altri EAP) è questo: www.writersdream.org/manoscrittotarocco.pdf
L'hanno rifiutato in due.

Inoltre non ho la minima intenzione di dare spazio a editori che si fanno pagare per dare lavoro, come non ho la minima intenzione di dare spazio a chiunque paghi per lavorare. E grazie al cielo quest'idea ha preso piede, e siti seri che danno spazio a chi ha pagato non ce ne sono più.

Informati, prima di parlare. Perché che nel 2012 ci sia ancora qualcuno che parla senza sapere di cosa sta parlando mi intristisce, seriamente.

Avrai sicuramente molta più esperienza di me nell'ambito. Ma andarla a sventolare con irruenza non ti porta a fare bella figura, questo è certo.

CITAZIONE
Ciao, ho appena finito di leggere l'intera discussione. Con tutta sincerità, uno scrittore che vuole pubblicare non deve usare ogni mezzo per farlo, ricorrendo addirittura all'editoria a pagamento. Ma deve usare ogni mezzo che ha a disposizione per riuscire a scrivere un libro valido, un romanzo pubblicabile da una ce assolutamente free.
Se non ci riesce, se deve ricorrere a pagare qualcuno per farsi pubblicare, allora mi dispiace, ma quel manoscritto che ha inviato NON è valido. La verità fa male, lo so (cit.) ma prima o poi bisogna imparare ad accettarla.
Non tutto quello che scriviamo vale oro, eh XD E quando non è valido, quando non è pubblicabile, bisogna metterlo da parte e darci sotto per scrivere un altro romanzo, qualcosa che una ce free sarebbe disposta a pubblicare.
Non devo pagare per pubblicare, altrimenti vuol dire che io stessa, in prima persona, ammetto che il mio lavoro non vale un cactus...
Io eviterei di sicuro, preferisco essere pubblicata per merito piuttosto che per i soldi che ho in tasca.
A parte che per quei soldi non ricevo niente in cambio se non un libro stampato, senza editing, senza promozione e tutte le cose che le altre prima di me ti hanno fatto notare.

Poi, alla fine, tu puoi pensare quello che vuoi e puoi spendere i tuoi soldi come vuoi, eh. Ma chi spende per essere pubblicato non viene preso in considerazione da chi recensisce libri, proprio per quello che dicevo prima: se paghi per essere pubblicato solo perché le ce free ti hanno rifiutato, allora ammetti tu stesso che il tuo libro non è granché, quindi perché qualcuno dovrebbe 1. comprarlo 2. leggerlo 3. recensirlo? Perché mai una persona dovrebbe spendere così tanto del suo tempo per te?

Fai un discorso condivisibile, anche se rimango dell'idea che il giudizio debba essere dato all'opera, non a come viene pubblicata.
Poi che in un mercato dettato dai soldi girino molte più schifezze è fuori discussione.
view post Posted: 17/2/2012, 00:54     -1Qualis artifex pereo! - Discussioni Libere
CITAZIONE (-Ayame- @ 16/2/2012, 21:05) 
Cagate. La Rowling non ha pubblicato a pagamento, ha pubblicato con un piccolo editore sconosciuto al mondo. L'editoria non si divide tra big e a pagamento, eh. L'editoria a pagamento non è la norma, non è la regola. Sarebbe come dire "oh, non ci vedo niente di strano nel pagare il mio capo per lavorare per lui."
Non ci vedi niente di strano nell'idraulico che ti paga per aggiustarti il lavandino?
Non ci vedi niente di strano nel parrucchiere che ti paga per farti i capelli?
Non ci vedi niente di strano nel ristoratore che ti paga per farti mangiare nel suo ristorante?
Se non vedi niente di strano nel pagare per lavorare, beh, qualcosa di strano ce l'hai tu.

Prima di tutto impara a leggere e abbassa i toni, visto che non ho detto niente del genere.
Sarebbe da mentecatti pagare se ci fosse la possibilità di affidarsi a delle case editrici free, ma il mio discorso prendeva in considerazione l'ipotesi di non avere altra scelta.
Se non trovi nessuno che pubblichi il tuo libro, non vuol dire che il libro in questione faccia schifo (come il tono provocatorio con cui è nato questo topic vuole far intendere) ma che evidentemente non è visto come un'opera commerciabile o è di scarso interesse per il mercato attuale.

Io non consiglio di pagare per essere pubblicati, ma non bollo come merda a prescindere chi si pubblica a proprie spese.
Leggere di persone che vengono ignorate e che non si meritano neanche la recensione del loro libro solo perchè hanno pagato per pubblicarsi, mi intristisce, seriamente.
view post Posted: 16/2/2012, 19:10     -1Qualis artifex pereo! - Discussioni Libere
Del resto mirano a guadagnarci, è il loro lavoro.
view post Posted: 16/2/2012, 18:00     -2Qualis artifex pereo! - Discussioni Libere
Sinceramente non ci vedo nulla di male nelle pubblicazioni a pagamento.

Tanti bravi scrittori emergenti magari non riescono a trovare spazio nelle grandi case editrici, e possono cercare fortuna investendo soldi propri.
Quello che la Mondadori, la Salani ecc... giudicano meritevole di essere pubblicato, non vuole necessariamente dire che sia migliore di altre opere respinte.

La stessa Rowling ha faticato 2 anni prima di trovare qualcuno disposto a pubblicare il primo Harry Potter e adesso è la donna più ricca d'Inghilterra.

Ben venga alle case editrici a pagamento quindi, purchè siano oneste.

8 replies since 2/9/2010