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Il ciclo di Belgariad - David Eddings

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Feleset
view post Posted on 25/3/2012, 21:01 by: Feleset     +1   -1




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Il ciclo di Belgariad è una famosa saga fantasy dei primi anni Ottanta. È composta da cinque libri, di cui io per adesso ho letto i primi due. Questi ultimi sono stati recentemente raccolti ed editi da Fanucci nell'edizione economica che vedete nell'immagine.

A chi consiglio questo ciclo:
1) agli amanti di Harry Potter (non perché l'ambientazione ci assomigli, ma per un altro motivo che spiegherò dopo);
2) a chi vuole approcciarsi al genere;
3) a chi vuole scrivere fantasy.

La trama.
La cosa particolare di questa saga, almeno dei volumi che ho letto, è che in apparenza ha una storia molto lineare, con i soliti cliché del genere. La struttura è quella classica del romanzo di formazione: il protagonista viene mostrato inizialmente quando è un bambino, poi man mano che la storia va avanti scopre la magia e diventa un ragazzo. È orfano, è il predestinato di una profezia, ha qualcuno che lo guida, viaggia per un mondo fantastico, deve sconfiggere un potente nemico. Verrebbe quindi da chiedersi: perché leggere qualcosa di così scontato? La risposta la si può trovare andando oltre le apparenze. Già, perché quelle che a noi lettori del terzo millennio sembrano solo cose trite e ritrite, in realtà altro non sono che solide basi per costruire un fantasy coerente. E così leggendo vediamo che sì, il protagonista è il predestinato, ma lo scopre solo alla fine del secondo romanzo; e sì, esiste il mentore, ma forse si tratta di due se non tre persone; e sì, il nemico è un essere avido che brama il potere, ma è anche un dio.
Insomma, analizzando nel dettaglio ciò che in apparenza è poco originale, si scopre che invece l'originalità c'è eccome.
Perché lo consiglio a chi ama Harry Potter? Perché pur avendo un'ambientazione diversa, ha la stessa colonna portante: il fantasy di formazione di un ragazzo che scopre la magia e con questa deve combattere.
Perché lo consiglio a chi vuole approcciarsi al genere? Perché in questo ciclo la struttura del fantasy è più visibile che in altri romanzi. Da qui capirete proprio se il fantasy fa per voi o no.
Per lo stesso motivo lo consiglio ovviamente a chi vuole scrivere qualcosa di questo stesso genere (anche se non ha una trama di questo tipo).

Lo stile.
La caratteristica dello stile di Eddings è la semplicità: niente arcaismi, niente descrizioni chilometriche, niente personaggi che filosofeggiano sul senso della vita.
Una cosa importantissima: non fatevi ingannare dai prologhi, perché quel modo di narrare non c'entra niente con il resto del romanzo. Sia nel primo che nel secondo volume, infatti, l'incipit è uno spiegone in narratore onnisciente che parla della storia del mondo da millenni prima. Non è una gran cosa, devo dire, ma vi assicuro che dal primo capitolo in poi quella cosa non c'è più: il romanzo resta in terza persona, ma con focalizzazione interna sul protagonista (anche se delle volte sembra più il narratore a parlare, ma comunque non si sballa mai nella testa di un altro personaggio, almeno nei primi due libri).

L'ambientazione.
Anche qui, le apparenze possono ingannare. Il romanzo, infatti, è ambientato nel classico "mondo immaginario pre-tecnologico". Tuttavia, emerge una caratteristica fondamentale: in questo mondo le razze sono quasi tutte umane. Non ci sono dunque elfi, nani, folletti e quant'altro, ma uomini dall'aspetto e dalla mentalità differenti a seconda della zona da cui provengono, e che talvolta si fanno guerra. Questo potrebbe portare a pensare che da questa saga emergano idee razziste, ma da quello che ho letto finora non mi sembra che sia nell'intento dell'autore. Certo, si parla di popoli più stupidi, più opportunisti, più corrotti e via dicendo, ma nel complesso l'idea che traspare è che persone appartenenti a popoli diversi possano comunque fare amicizia, divertirsi insieme e mescolarsi.
Le città e i luoghi sono ben studiati ed emergono le differenze tra i vari ambienti. L'autore non scende mai troppo nel dettaglio nelle descrizioni, ma dà comunque una buona idea generale che fa capire che nulla è lasciato al caso.

I personaggi.
Come ho già detto sopra, i protagonisti sono in gran parte esseri umani e il nemico è un dio. Ci sono comunque particolari degni di nota: esistono per esempio alcuni maghi, creature che vivono molto a lungo e uomini che hanno una qualche maledizione.
La caratterizzazione è fatta bene, anche se non sempre un personaggio resta impresso nell'immediato. Le comparse, infatti, rimangono abbastanza piatte, mentre al contrario i personaggi principali hanno tutti delle caratteristiche e dei modi di comportarsi che li rendono perfettamente riconoscibili.


In conclusione: una saga che consiglio, non particolarmente ostica e adatta a qualunque età. ^_^
 
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