Verdecammino

Magia Bianca Vs Magia Nera

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ElementalAngel
TOPIC_ICON14  view post Posted on 2/3/2013, 14:49     +1   -1




Salve a tutti.
Apro questo topic perché sono un po' curiosa...
Nei romanzi fantasy spesso si contrappongono la Magia Bianca e quella Nera. A voi quale piace di più? Quale scegliereste delle due?

Pensereste mai ad un personaggio "buono" che usa la Magia Nera? oppure ad un personaggio "cattivo" che usa la Magia Bianca?
Io sto già scrivendo un racconto con questo "scambio di ruoli" diciamo...

Secondo voi è possibile che la magia Nera sia buona?
 
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Feleset
view post Posted on 2/3/2013, 20:39     +1   -1




Se devo essere sincera io di solito non faccio queste distinzioni. Penso che ogni incantesimo possa avere lati positivi e lati negativi, tutto dipende dal modo in cui lo si usa. :)
 
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Memory of Dream
view post Posted on 3/3/2013, 09:28     +1   +1   -1




La distinzione tra magia bianca e magia nera è più che altro una distinzione creata per i fantasy dedicati a un pubblico di giovanissimi.
In genere le tradizioni che ammettono l'esistenza della magia le danno una connotazione neutra (o nel caso della chiesa cattolica negativa a prescindere).

Oltretutto una distinzione del genere presta il fianco a tante incongruenze. Prendiamo un'incantesimo che crea il fuoco: lo si può usare tanto per accendere un fuoco da campo, tanto per far ardere una persona.
 
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ElementalAngel
view post Posted on 3/3/2013, 10:45     +1   -1




Infatti anch'io la penso così Memory e feleset...
Qualsiasi elemento ha la sua parte "oscura".
Ero curiosa di sapere se qualcun altro la pensava come me dato che tutti i miei amici mi prendono quasi per pazza quando dico che sono la stessa cosa.

Per esempio nel racconto che ho finito qualche mese fa la protagonista è buona e usa la magia nera per così dire. Più volte nello scritto spiego che per me la magia nera e bianca sono uguali solo che nascono da sentimenti completamente diversi.
Se chiedo: "Da che cosa sfocia secondo te la magia nera?" tutti i miei amici rispondono: "dall'Odio".
Ma io penso che quello non sia il fondamento vero della magia Nera... Secondo me è la tristezza. A causa di quella si odia, si prova rabbia, ecc. Per questo la magia nera può essere anche buona. la tristezza può spingerti anche alle buone azioni, non solo a quelle cattive...

Almeno questo è quello che penso io...
Ovviamente i miei amici non sono d'accordo...
 
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Memory of Dream
view post Posted on 3/3/2013, 11:41     +1   -1




Credo di non essermi spiegato bene. Per me è inutile parlare di magia bianca o nera.

Non credo che ci sia una differenza basata sul sentimento da cui nasce.
Prendiamo un cacciavite. Il personaggio lo può usare per smontare un oggetto o pinatarlo nella galo di qualcuno. Le motivazioni e i sentimenti che lo spingono a compiere un'azione efferata come quella possono essere sia positivi che negativi (può voler difendere una persona cara, così come farlo per vendetta o per derubare la vittima). Non cambia il fatto che ha ucciso un uomo.
Il cacciavite in sé però è neutro rispetto a tutto questo.

Stesso dicasi per la magia. Non è né buona né malvagia è neutra. Non importa il sentimento da cui scaturisce.

Prendiamo due maghi che si affrontano: Entrambi possono farlo spinti dal voler salvare il loro paese (mettiamo il caso che ci sia una guerra per aggiudicarsi l'unica fonte d'acqua, sufficiente per una solo popolo).
Poniamo il caso che il mago A del paese X sconfigga il mago B del paese Y.
Per gli abitanti del paese X il mago A sarà un eroe che li ha salvati e il mago B un mostro che li voleva ucciderre, mentre per il paese Y il mago A sarà il demone che li ha condannati, mentre il mago B un martire che si è immolato per salvarli.

Eppure le azioni compiute dai due maghi sono le stesse e in entrambi i casi hanno cercato di uccidersi.


Quindi la fistinzione magia bianca e magia nera può andar bene in una storia per bambini, che non sono certo pronti a storie di tale complessità morale.
In una storia per adulti invece tale distinzione si scontra contro la logica più elementare. (come può la magia bianca essere buonja se il suo risultato è la morte di qualcuno?)
 
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La Spora
view post Posted on 3/3/2013, 12:21     +1   -1




Concordo con la linea di Memory, in toto. La magia è neutra.

Però.
Se facciamo un discorso prettamente narrativo, e non ontologico-metafisico, la Magia Nera è sicuramente più accattivante. Oltre che indispensabile per lo sviluppo della trama. Se la Magia Bianca domina il mondo, dov'è la storia? Tutti sono buoni e felici, e niente si mette in moto. E' il Male che sblocca gli eventi (oltre ad avere sempre le magie più interessanti).
Devo anche dire che non apprezzo molto la separazione manichea dei caratteri. Il confine tra buono e cattivo, che Memory ha già toccato indirettamente, non è per nulla definito, ma assai sfocato. Il personaggio manicheo (ossia quello o totalmente buono o totalmente cattivo), per me, è per antonomasia il personaggio mal scritto. Nessuno può essere totalmente buono o totalmente malvagio. Nemmeno Dio e Satana lo sono (Dio è molto crudele nell'Antico Testamento, e Satana un tempo era un angelo, secondo la mitologia cristiana). I personaggi devono essere sfumati, devono possedere caratteristiche riconducibili a entrambi (bene e male), mai a uno solo dei due. Così la magia non può essere considerata benigna o malvagia, poiché è solo un strumento nelle mani di chi la evoca. Perfetto l'esempio del cacciavite. Non è il cacciavite a essere Nero o Bianco, il cacciavite è solo un cacciavite. E' chi lo adopera a renderne manifesto il destino. Perciò si parla di personaggi buoni o cattivi, e non di magia buona o cattiva. Ma non esistono nemmeno buoni e cattivi, esistono solo persone che possiedono entrambe le caratteristiche, in dosi equilibrate o no.
 
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view post Posted on 3/3/2013, 12:29     +1   -1
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Forestiero
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Diciamo che molto spesso con il termine magia bianca si intende "la magia di protezione", e cioè quella serie di incantesimi che si limitano a proteggere l'evocatore o a cooperare in armonia con la natura.
Si parla di magia nera invece, quando quel tipo di riti e incantesimi hanno un solo scopo, cioè annientare l'avversario o alterare l'ordine naturale delle cose, come riportare in vita i morti.

Detto questo, la magia di per sè è neutra ovviamente, ma non trovo sbagliato mantenere la distinzione sull'uso che se ne fa.

Es: in HP le maledizioni senza perdono sono composte da 3 parole. Sarà ovviamente il mago a scegliere se usarle, ma se lo dovesse fare asservirà la magia a fare del male e quindi diventerà oscura.
Con un'Avada Kedavra non ci cucini anche lo stufato, ci ammazzi e basta.
 
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Feleset
view post Posted on 3/3/2013, 23:47     +1   -1




Beh, ma usare l'Avada Kedavra per uccidere un bambino o per uccidere Voldemort non è la stessa cosa.
Ovviamente dipende dal punto di vista: per un Mangiamorte la prima potrebbe essere un bene e la seconda un male, per un mago qualunque è il contrario.
 
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Daredevil
view post Posted on 4/3/2013, 13:21     +1   -1




Gli antagonisti sono sempre i migliori, così come la magia che usano. Sebbene dal punto di vista della morale solo pochi antagonisti mi piacciono davvero più dei protagonisti, alla fine usano magie in generale più spettacolari ed affascinanti :ahsisi:
 
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view post Posted on 4/3/2013, 13:54     +1   -1
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Forestiero
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CITAZIONE (Feleset @ 3/3/2013, 23:47) 
Beh, ma usare l'Avada Kedavra per uccidere un bambino o per uccidere Voldemort non è la stessa cosa.
Ovviamente dipende dal punto di vista: per un Mangiamorte la prima potrebbe essere un bene e la seconda un male, per un mago qualunque è il contrario.

Che tu stia uccidendo Voldemort o un bambino non cambia, stai comunque utilizzando un incantesimo che ha il solo scopo di fare del male.

Per la società ha una grande differenza, ma per la manipolazione della magia no.
 
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Feleset
view post Posted on 4/3/2013, 14:11     +1   -1




CITAZIONE (Daredevil @ 4/3/2013, 13:21)
:ahsisi:

Non c'è :ahsisi: nel mio forum? :doc:
Vado a rimediare! :la:

CITAZIONE (Belgarion @ 4/3/2013, 13:54) 
Che tu stia uccidendo Voldemort o un bambino non cambia, stai comunque utilizzando un incantesimo che ha il solo scopo di fare del male.

Per la società ha una grande differenza, ma per la manipolazione della magia no.

Ma infatti qui si stava parlando di magia "buona" e "cattiva", e come si è detto tutte le magie possono essere "buone" o "cattive", dato che dipende dal punto di vista sia di chi le usa sia di chi subisce i suoi effetti.
Uccidere Voldemort sarà anche "fare del male", ma si tratta comunque di legittima difesa, data la pericolosità del personaggio.
 
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view post Posted on 4/3/2013, 14:47     +1   -1
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Forestiero
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CITAZIONE (Feleset @ 4/3/2013, 14:11) 
Ma infatti qui si stava parlando di magia "buona" e "cattiva", e come si è detto tutte le magie possono essere "buone" o "cattive", dato che dipende dal punto di vista sia di chi le usa sia di chi subisce i suoi effetti.
Uccidere Voldemort sarà anche "fare del male", ma si tratta comunque di legittima difesa, data la pericolosità del personaggio.

Continuo a non capire per quale motivo la morale debba avere un certo peso sulla distinzione del tipo di magia.

Se usi la magia espressamente per uccidere, a prescindere dalle tue buone intenzioni stai commettendo un atto contro natura, quindi automaticamente la magia non è che diventi buona, al massimo la puoi giustificare con te stesso o agli occhi degli altri.

Edited by Belgarion - 4/3/2013, 15:10
 
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Memory of Dream
view post Posted on 4/3/2013, 16:44     +1   -1




CITAZIONE (Belgarion @ 4/3/2013, 14:47) 
Continuo a non capire per quale motivo la morale debba avere un certo peso sulla distinzione del tipo di magia.

Se usi la magia espressamente per uccidere, a prescindere dalle tue buone intenzioni stai commettendo un atto contro natura, quindi automaticamente la magia non è che diventi buona, al massimo la puoi giustificare con te stesso o agli occhi degli altri.

Da quando uccidere è contro natura? In natura vige la legge del più forte, quindi uccidere altri per il proprio interesse è perfettamente normale.

Una magia che uccide è neutra tanto quanto una che fa cadere la pioggia.

Il risultato di queste magie potrà essere buono o malvagio a seconda del punto di vista.
 
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view post Posted on 5/3/2013, 01:14     +1   -1
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Forestiero
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E da quando porre fine alla vita di qualcuno è naturale? Chi saresti tu per giudicare se può vivere o morire?
In natura la legge del più forte applicata dagli animali riguarda il procacciarsi il cibo o dalla selezione, cosa ben diversa dall'uccidere un uomo che consideri tuo nemico.

Comunque non vorrei dilungarmi con il rischio di risultare noioso; il punto di fondo è che sono d'accordo sul fatto che la magia sia neutra, così come lo è la scienza ad esempio.
Ma ci sono opere dove gli incantesimi che controllano la magia hanno degli scopi ben precisi, quindi trovo più appropriato dividerli in "magia bianca" e "magia nera" sulla base della prima distinzione che ho fatto e che leggo spesso.

Edited by Belgarion - 5/3/2013, 01:37
 
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Memory of Dream
view post Posted on 5/3/2013, 09:31     +1   -1




CITAZIONE (Belgarion @ 5/3/2013, 01:14) 
E da quando porre fine alla vita di qualcuno è naturale? Chi saresti tu per giudicare se può vivere o morire?
In natura la legge del più forte applicata dagli animali riguarda il procacciarsi il cibo o dalla selezione, cosa ben diversa dall'uccidere un uomo che consideri tuo nemico.

A dir la verità in natura l'uccisione dei possibili competitori tra varie specie è la norma. Uno gnu se trova dei piccoli di leone incustoditi li ammazza perché li considera pericolosi non nell'immediato ma nel futuro. Una iena li ammazzerebbe non per mangiarli, ma per avere meno rivali.

In natura uccidere è perfettamente naturale. La domanda che ti poni tu è invece di ordine morale.
Meglio fare attenzione a non confondere natura e società civile (e la sua morale) che sono due cose ben distinte.

CITAZIONE
Comunque non vorrei dilungarmi con il rischio di risultare noioso; il punto di fondo è che sono d'accordo sul fatto che la magia sia neutra, così come lo è la scienza ad esempio.
Ma ci sono opere dove gli incantesimi che controllano la magia hanno degli scopi ben precisi, quindi trovo più appropriato dividerli in "magia bianca" e "magia nera" sulla base della prima distinzione che ho fatto e che leggo spesso.

Ribadisco che non sono d'accordo. Una distinzione del genere è propria di una narrativa dedicata a un pubblico più giovane (quale HP è destinato) o dei giochi di ruolo.

Tra l'altro il folklore sulla magia (che chiunque scriva fantasy o fantastico dovrebbe almeno in parte conoscere) non prevede appunto tale distinzione (esistono in alcune tradizioni che prevedono una distinzione ma non la semplice distinzione magia bianca e nera, ma sulla base se la magia rafforza/indebolisce un effetto "naturale" o se contrasta la natura. In base a tale distinzione una magia che uccide è perfettamente naturale, mentre è innaturale una che riporta in vita.)
 
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24 replies since 2/3/2013, 14:49   479 views
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