Verdecammino

La goccia- A.Rita

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A.Rita
view post Posted on 21/2/2013, 20:34     +1   +1   -1




Il romance anch'io, anzi, ho esordito proprio con quello :-)
I tuoi libri si trovano, in cartaceo o in e-book?
Se vuoi, dammi le coordinate privatamente ([email protected])
Ciao, buona serata :-)
 
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Terry78
view post Posted on 21/2/2013, 20:41     +1   -1




CITAZIONE (A.Rita @ 21/2/2013, 20:34) 
Il romance anch'io, anzi, ho esordito proprio con quello :-)
I tuoi libri si trovano, in cartaceo o in e-book?
Se vuoi, dammi le coordinate privatamente ([email protected])
Ciao, buona serata :-)

Quindi, anche tu hai scritto qualche libro?
Sì... ti scrivo in privato, altrimenti andiamo OFF TOPIC...
 
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franka
view post Posted on 24/2/2013, 15:09     +1   +1   -1




Ho risolto i miei dubbi nel leggere le risposte (tue, in assoluto) calme e pacate. Allora sei proprio tu. Bentrovata anche qui, cara amica. Ma visto che ci sono, commento. Il racconto si legge senza pause e il finale poi è assolutamente imprevedibile. Complimenti.
 
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A.Rita
view post Posted on 24/2/2013, 22:16     +1   -1




Grazie, Franca, bentrovata anche qui :-) adesso vado a cercare il tuo racconto :-)
 
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Signore dei Benelli
view post Posted on 1/3/2013, 12:07     +1   +1   -1




Ciao Rita!
Un bel racconto horror. Hai ben saputo applicare il meccanismo della suspance, giocando tutto il racconto sull'interrogativo collegato a quel rumore insistente. In alcuni punti mi sento di dire ottimo lavoro, in altri un po' meno, soprattutto sulla critica scena finale, su cui spendo qualche riga dopo.
Stile e ritmo sono stabili e sicuri, l'atmosfera è ben congegnata e l'ansia del rumore caratterizza efficacemente il protagonista. Di seguito, alcuni suggerimenti di editing in cui spero troverai qualcosa di utile. A rileggerci! ^_^

"E lo era, come il solito." refuso: al solito

"Il gocciolio continua, lento e ovattato per quanto sono alterati e disordinati i battiti del suo cuore." Quel "per quanto sono alterati" non mi convince, ti suggerisco di rivedere la frase.

"Esasperato, getta di lato il piumone ed esplora il pavimento con i piedi, alla ricerca delle pantofole. Un brivido gli percorre la spina dorsale, non per il freddo provocato dall'abbandono del letto. È qualcosa d’irrazionale: è paura." questa sequenza è quella che ho apprezzato di più.

"Il suono lacerante di una sirena d’allarme, proveniente dalla strada, lo fa sobbalzare. Si volta di scatto e sbatte violentemente la tempia nello spigolo di un pensile, lasciato aperto." Attenzione ad alcuni particolari che rendono forzata questa scena: 1) perché una sirena in strada dovrebbe farlo girare così violentemente? Se l'elemento caotico provenisse da quella stanza, invece, la scena apparirebbe più naturale (che so, una pila di piatti che cade; un angolo del plaid di Paolo che aveva preso fuoco mentre scaldava il caffé, un cortocircuito della TV...) 2) Paolo ha i tappi nelle orecchie, il suono della sirena dovrebbe giungergli comunque ovattato, alleviando lo spavento; 3) Quale che sia l'elemento che causerà la morte del protagonista (la sirena), esso non solo non è visibile sulla scena, ma non ne hai mai parlato prima e non ci fornisci spiegazioni su di esso. Questo è verosimile nella vita di tutti i giorni, ma fa sì che il lettore lo percepisca come "elemento estraneo" a ciò che ha letto finora; non parlo di randomness quindi (la casualità in sé non ha nulla che non vada), ma di arbitrarietà percepita. Una buona norma che indicano i manuali di stile è che, se qualcosa a un certo punto della storia sarà importante, fai in modo di averne già parlato prima. Lo stesso discorso si applica con l'anta della credenza; se l'ha lasciata aperta, è meglio dirlo prima che lui ci sbatta contro.
 
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verdeidea
view post Posted on 1/3/2013, 16:58     +1   -1




Ciao Rita :-) Ho letto curiosa il tuo racconto. Quando si riesce a catturare l'attenzione sorprendendo, è un leggere qualcosa di ben scritto. La tua penna scorre piacevolmente, stoppandosi onomatopeicamente sul finale. Geniale! Ci sono vari punti che mi sono piaciuti, in particolare, "i suoi neuroni che si stanno liquefacendo", "il dolore lancinante gli ottenebri la coscienza". Altro non posso dirti che... brava! Complimenti! Essendo nuova nel Forum, non so come si faccia a dare punti. Te lo aggiudico, senza ombra di dubbio. Meritato! Spero lo possano aggiungere i moderatori del Forum o chi per essi. Li ringrazio.
 
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A.Rita
view post Posted on 1/3/2013, 22:05     +1   +1   -1




Gentilissimo Signore di Benelli, prima di tutto mi scuso per la risposta tardiva, ma sono appena rientrata dal lavoro. Ti ringrazio dell'accurato lavoro di editing, sicuramente utilissimo per una principiante che non sa nulla di generi e stili :-)
Anch'io avevo scritto: al solito, ma il correttore automatico di word me l'ha segnalato come errore. Il finale è un po' brusco, lo so, ma volevo un po' giocare sull'effetto shock, ovviamente in maniera rudimentale. I tappi nelle orecchie ancora non li aveva: li avrebbe messi dopo aver preso il caffè, per leggere in pace, visto che non riusciva a dormire a causa del gocciolio. Evidentemente, se non si è capito, non sono stata abbastanza brava a spiegarlo. I tuoi consigli mi sono utilissimi, spero di poter approfittare della tua competenza e gentilezza anche in futuro:-) grazie di cuore :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes:

Marina, sei davvero troppo gentile, ti ringrazio tanto! :abbraccio: :abbraccio:
 
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Feleset
view post Posted on 2/3/2013, 00:49     +1   -1




CITAZIONE (verdeidea @ 1/3/2013, 16:58) 
Essendo nuova nel Forum, non so come si faccia a dare punti. Te lo aggiudico, senza ombra di dubbio. Meritato! Spero lo possano aggiungere i moderatori del Forum o chi per essi. Li ringrazio.

Se stai parlando dei punti reputazione, sopra ogni post trovi il disegno di una manina con il pollice in su e di una con il pollice in giù: cliccandole puoi assegnare punti positivi o negativi a tutti gli interventi (quindi non solo ai racconti). :)

Se invece parli di dare una valutazione che valga per il contest: gli utenti non possono fare da giuria, anche se potete commentare e votare i racconti, i veri vincitori verranno decretati solo dai giurati elencati nel bando. :)

Spero di aver risolto i tuoi dubbi, se hai altre domande puoi chiedermi via mp. ^_^
 
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verdeidea
view post Posted on 3/3/2013, 22:54     +1   -1




RE: Advanced Member
grazie mille per ogni delucidazione in merito a punti sul forum e valutazione a cura della giuria! Ora è tutto chiaro. Per il momento, dubbi risolti :-) In caso di bisogno, non esiterò a contattarti :-) Ciao :)
 
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Ab1sso
view post Posted on 4/4/2013, 15:14     +1   -1




Mi piace, mi piace. È una di quelle storie bizzarre che incontrano spesso il mio gusto ma devo dire che hai anche il merito di averla condotta bene dall'inizio alla fine. Anche il finale è molto buono, infatti, e del tutto inaspettato.

Gli unici appunti che posso fare sono:
-lo stile: un po' arido, ma coerente e funzionale alla storia.
-alcune considerazioni da persona estremamente razionale: se i tappi gli consentono di non sentire la goccia, dovrebbe essere quasi certo che non se la immagina. Inoltre per accertarsene sarebbe sufficiente usare un registratore oppure semplicemente invitare qualcuno a casa. Poi potrebbe spostarsi di stanza in stanza per capire dove il suono è più forte e dove è meno forte, o se rimane costante. Queste sembrano considerazioni cervellotiche, però minano un po' alcuni aspetti del racconto, quali la possibilità della pazzia e le visite dagli specialisti.
 
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A.Rita
view post Posted on 4/4/2013, 18:21     +1   -1




Grazie, Ab1sso :-)
le tue considerazioni sono del tutto sensate :-)
la necessaria brevità del racconto, e il desiderio di tenere col fiato sospeso, forse rendono lo stile troppo secco.
Per quanto riguarda il resto, ho immaginato il personaggio di Paolo come un signore di mezza età, un po' misantropo, con pochissime relazioni sociali. Uno scettico che vuole a tutti i costi trovare una spiegazione razionale a un fenomeno inspiegabile. Se avessi avuto più spazio avrei potuto anche spiegare che la goccia la sentiva solo lui, e solo di notte, e che magari, per pudore, aveva preferito rivolgersi a degli specialisti, piuttosto che confidarsi con qualche conoscente. Al registratore, proprio, non ho pensato :-)
 
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vedorosso
view post Posted on 27/6/2013, 10:13     +1   -1




A me è piaciuto molto il tuo racconto. E' originale e profondo. Parla di mal di vivere, tristezza, solitudine e di un'alienazione che porta il protagonista verso un' inesorabile autodistruzione.. La goccia che ha fatto traboccare il vaso.
Brava A. Rita!

P.S. La mezza età non è una brutta malattia! Nel tuo caso è esempio di maturità mentale.
 
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A.Rita
view post Posted on 27/6/2013, 19:52     +1   -1




Grazie, Vedorosso: sono lusingata dei tuoi apprezzamenti :-)
 
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27 replies since 18/2/2013, 18:56   372 views
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