Verdecammino

Orsi e Donne - Luca E. Tom

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9talete9
view post Posted on 27/2/2013, 17:20 by: 9talete9     +1   -1




Me ne sto lì, tranquillo a trastullarmi il giustiziere calvo in camera mia, quando, orrore e raccapriccio un uomo grasso e peloso si mette a sbraitare nel cortile della mia magione. Se c'è una cosa che odio sono i panzoni soprattutto se sono irsuti.
Scendo lesto dal letto, trapasso la finestra (sono al quinto piano) e in un lampo lo raggiungo. Magno sgomento. Di uomo non ha fattezza, è un orso e per di più è bruno.
“Scusa.” Io gli chiedo, non che mi piacciano gli orsi, ma quelli picchiano duro, mica ho voglia di farmi massacrare dal plantigrado.
Mi volto con fare noncurante e vedo lei. Di unica beltade, alla sola vista l'emozione cresce nel calzone. Il lungo capello biondo avvolto in una treccia e i grandi occhi grigi soggiogano la mente. La pulzella stringe le braccia al fin di tirar su il copioso seno. Sorride e mi dice con voce soave.
“Quell'orso da immemore tempo mi perseguita in lungo e in largo, più e più volte provò a cogliere il mio fiore e io l'offro a voi se della bestia mi porterete il cuore.”
O qual ghiotta offerta. Mi affretto a raggiungere la famelica fiera. Di duellare la voglia manca e non porto meco lo spadone.
“Gentil Orso ho un'offerta da proporle, per ben cinque e dico cinque dobloni prenderei in prestito il suo cuore, giusto due minuti, poi glielo riporto.”
La bestia acconsente grugnendo. Sfodera gli artigli e si fa largo tra i muscoli lanciando sangue e tessuti in ogni direzione, nutrendosi di tanto in tanto di questi. Arriva fino alla cassa toracica che strappa con facilità e mi consegna il cuore. Cade al suolo con un grande tonfo. Non è stato difficile ingannarlo, ma si sa gli orsi sono tanto forti quanto stupidi.
Torno dalla pulzella e le dono il cuore. Lei ricolma di gioia si leva gli abiti mostrandosi nuda. Il suo corpo perfetto mi priva del senno che, ormai, è già sulla luna.
Guidato dall'alabarda rosa mi avvento su di lei, ma è proprio in quel momento che un piccolo meteorite le trapassa il cranio facendo volare la sua sensuale grigia materia in ogni qual dove.
Disperazione e tristezza. Ricordo le dolci parole del mio nonnino “Vivo o morto un buco rimane un buco.” Mai parole furono più sagge. Che nottate che passammo, che momenti magnifici, io e il suo corpo. Purtroppo non avevan da durare. Come diceva sempre la mia nonnina “Puzzolente batte sexy.” Quindi la gettai in un bidone e tornai dall'unica e sola donna della mia vita: Federica, la mano amica.
 
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6 replies since 27/2/2013, 17:20   91 views
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