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La Strega e il Sovrano - Chiara Zanini

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sygrid
view post Posted on 2/3/2013, 10:11 by: sygrid     +1   -1




La donna non è come se l’aspettava: ha lunghi boccoli dorati, occhi ammalianti del colore dell’acqua torbida e una pelle d’avorio. “Chi siete?” gli chiede posando le dita affusolate sulla sfera di cristallo.
“Un commerciante di pellame.”
Un sorriso impudente le affiora alle labbra. “Un mercante che indossa la porpora reale e vanta una scorta di quattro armigeri. Mi congratulo. La Vostra attività è davvero fiorente.”
Il Sovrano si agita indispettito sulla sedia di paglia. Congeda con un gesto i suoi uomini, che svaniscono fuori dalla tenda.
“Maestà,” dice la donna chinando il capo, “come posso aiutarvi?”
“Andiamo subito al punto, Strega,” sbotta il Sovrano. “Secondo il mio indovino una grave minaccia incombe sul mio trono, ma non sa di che si tratta. Tu cosa vedi là dentro?”
La donna sorride. Muove le dita come ali di farfalla sulla sfera, che prende vita sotto il suo tocco; nuvole di caligine e opale infuriano nel cristallo. “So cos’accadrà,” dichiara posando le mani sul tavolo di mogano sanguigno. “Vostro figlio usurperà il trono. Dovete ucciderlo.”
“Ma…” farfuglia il Sovrano.
“Così dev’essere!” proclama la donna.
Il Sovrano si affloscia sulla sedia.
Pensieri neri gli latrano nella mente come cani rabbiosi.

Il Sovrano si aggira tetro per i corridoi del suo castello. Indossa gli abiti dimessi di un paggio e tiene il cappuccio calato sul viso. Imbocca il passaggio segreto ed entra nella stanza, rischiarata solo dal braciere, evitando le guardie che piantonano l’ingresso.
Si avvicina al letto trattenendo il fiato. Il pugnale brucia nelle sue mani colpevoli, ma digrigna i denti e si costringe a levarlo sul corpo addormentato di suo figlio.
Si blocca, incerto. Non può essere. Il ragazzo ha solo tredici anni; nei tratti delicati del suo viso non c’è traccia di tradimento.
Dalla finestra aperta entra un corvo, che lancia un grido stridente. Prima che il Sovrano possa reagire la porta si spalanca e le guardie fanno irruzione all’interno. “Allarme!” grida uno dei due. “Un paggio attenta alla vita del Principe!”
L’altro raggiunge il Sovrano e gli conficca la spada nel petto.
Piume nere calano sui suoi occhi.
Finché non vede solo oscurità.

La notte seguente, il corvo entra di nuovo nella stanza del Principe. Quando tocca terra, prende la forma di una donna, con lunghi capelli d’oro e occhi torbidi. In silenzio, la Strega stende le mani sul ragazzo immerso nel sonno. Con pazienza infinita annoda i fili del suo spirito in un cappio inestricabile. Quando lo vede fremere, spalancare le palpebre e rovesciare gli occhi all’indietro sorride trionfante, consapevole di averlo legato a sé per sempre.
La donna muove un solo dito e il Principe sprofonda in un’incoscienza eterna.

Il giorno dell’incoronazione, il Principe siede sul trono come uno spettro. Non vede le centinaia di sudditi che lo acclamano, non sente le grida di giubilo.
La sua anima trabocca di gioia solo quando incrocia gli occhi torbidi di una donna in prima fila.
Estasiato, china il capo di fronte alla sua Padrona.
 
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