ti-s |
|
| Premetto che sono un po' corta. Fatta questa premessa ti espongo i miei dubbi, che facilmente sono solo miei. Inizi dicendo che precipita, e precipita per tutte le tremila battute, quindi al lettore viene da dire "che gran volo che fa, non finisce più". Poi tu spieghi "Precipitava, disperata, sola, abbandonata al Volere Divino, non avrebbe saputo per quanto tempo né verso quale luogo", quindi si pensa che la sua punizione è precipitare all'infinito. Ma nella riga precedente dici che è stata uccisa. Quindi l'unica conclusione che uno ne trae è che la sua condizione da morta sia quella di precipitare per sempre. Giusto? Se è giusto, diciamo che non è immediato, se è sbagliato, diciamo che qualcosa non torna nel racconto. Comunque non è un salto nel vuoto, perchè il salto è qualcosa di volontario.
|
| |