Il salto nel vuoto - Manuela Micheli (versione 2)

@Tina *.* grazie!

@Ab1sso: io non vedo alcun elemento di raccordo con la troisi se non per due dettagli, il personaggio femminile e la protagonista mezzelfa. Purtroppo ho una passione per i mezzelfi come razza fantasy che non immagini, se chiedi a chi in questo forum mi conosce e ha letto altro che mi riguarda ti può confermare la cosa.
Nel dettaglio la presenza di una mezzelfa femmina dai capelli bianchi e gli occhi grigi è costante nei racconti fantasy che ho scritto. E sono abbastanza anziana per aver scelto i mezzelfi come razza prediletta fin da prima che uscissero i libri citati
Se qualcuno ti porta all'attenzione un testo che contiene più nani che cantano gli dici che lo ha influenzato Tolkien? O magari che il suo racconto rispetta una razza fantasy così come comunemente è accettata dall'immaginario collettivo?
Oltretutto le vicende della trosi riguardano un'eroina prescelta che si vota al bene supremo per salvare il mondo... e qui che c'entra?
Alla luce di questo ti chiedo se secondo te è il mio racconto a risentire dell'influenza del Mondo Emerso o se non sei tu a risentirne quando leggi qualcosa di quel genere

Mi sembra che ti sia focalizzata sull'aspetto più marginale del mio post. Fra l'altro io sottolineo sempre ciò che mi ricorda un racconto (che si tratti di un romanzo, un anime, un fumetto, non ha importanza) , perché credo sia interessante per l'autore conoscere i collegamenti mentali fatti dai propri lettori.
Se rileggi il mio post, noterai che non c'è alcun giudizio morale sulla presunta influenza di cui ho parlato, né ti ho accusato di plagio. Invece la tua reazione mi suggerisce che questo è ciò cui hai pensato.

Rispondendo alle tue domande:

No, perché non ho mai letto Tolkien. Il fantasy che conosco e amo di più è quello di Howard, Lovecraft e Sprague De Camp, prevalentemente. Degli anni '80 ho letto i primi due libri di Pratchett. Degli anni '90 ho letto qualcosa di Weis, Hickman e Salvatore, ma solo perché influenzato dalla mia passione per i giochi di ruolo. Di più recente ho letto solo una saga sugli orchi, di cui non ricordo l'autore e una saga della Troisi.


I nani che cantano saranno accettati da chi ha letto Tolkien e visto Biancaneve della Disney, ma in molti altro fantasy i nani non cantano affatto.
Inoltre non mi fossilizzerei mai su un singolo particolare per parlare d'influenza.


Non mi sembra molto furbo difendersi dall'accusa di aver copiato un personaggio (accusa peraltro mai ricevuta) evidenziando differenze, anziché smentendo le somiglianze.


Non so se il tuo racconto risenta o meno dell'influenza di quella saga (che comunque è ovvio che conosci bene); quello che so per certo è che ciò che si conosce già influenza sempre il modo in cui si affrontano i nuovi stimoli provenienti dall'esterno. È un principio imprescindibile, dunque non capisco il senso della domanda.

Mi spiace che tu ti sia sentita attaccata, tanto da dover subito metterti sulla difensiva. Io ho solo cercato di condividere la mia opinione in modo onesto, nella sincera speranza che potesse esserti d'aiuto per migliorare, come del resto è nello spirito di questo concorso. Purtroppo ti sei focalizzata su un particolare irrilevante del mio commento, tralasciando il resto, ma è una tua scelta legittima.

Ti faccio lo stesso i miei auguri per il concorso e per la tua carriera da scrittrice.