Verdecammino

Big Beak - Immature Karl (Versione 3)

« Older   Newer »
  Share  
MatthewSwift
view post Posted on 12/3/2013, 12:37     +1   -1




I telegiornali lo chiamavano Big Beak, o anche Pennuto dell’Incontinenza. Nessuno era in grado di pronunciare il suo vero nome, un insieme di suoni gutturali cacofonici simili al catarro che risale lungo la gola.
La sua navicella era giunta sulla Terra in primavera. I radar, sia civili che militari, non rilevarono nulla, per loro il cielo era sgombro da veicoli. Un uovo metallico delle dimensioni di un’automobile cadde semplicemente dalla stratosfera, diretto al cuore di New York. Vedendo l’oggetto sfiorare i grattacieli più alti della città statunitense, molti passanti si misero sconcertati le mani davanti alla bocca e temettero il peggio. Il ricordo di quel dì, verso la metà del 2001, ritornò vivido alle loro menti.
Per fortuna, non vi furono incidenti. Niente esplosioni, nessun impiegato costretto a lanciarsi dal quarantesimo piano, né corpi carbonizzati ritrovati in mezzo alle macerie. La navicella giunse a terra intatta. Gambe scheletriche d’alluminio si spiegarono per sorreggerla, e un portellone liscio e riflettente come la testa pelata del Capitano Picard si aprì dinanzi agli occhi dei presenti. Ne venne fuori una figura antropomorfa, con tutti e quattro gli arti delle medesime dimensioni e una tuta bianca indosso. Questa era decorata da piume stilizzate e lettere simili a caratteri arabi a formare brevi parole. In testa, l’alieno portava un casco allungato sul davanti, che visto di profilo ricordava la forma di un grosso becco.
Alcune pattuglie della polizia si radunarono presto attorno al luogo dell’atterraggio, e ben sette unità dell’FBI le avrebbero presto raggiunte. Big Beak fece qualche passo sul suolo terrestre e, vedendo gli agenti armati, si bloccò timoroso. Dalla cinta della tuta estrasse una pistola come quella di Marvin dei Looney Tunes, e tolse la sicura. I poliziotti non poterono che far fuoco.
L’alieno compì un balzo di quattro o cinque metri nell’aria, e da lassù sparò a sua volta. Prima di ritoccare terra, il raggio celeste della pistola colpì ognuno degli oltre duecento presenti. Questi si piegarono in due per via dei crampi addominali, strisciarono per terra e si batterono con tutta la loro forza per mantenere quel poco di dignità che avevano. Alla fine, però, dovettero arrendersi e farsela sotto.
Nessuno poteva avvicinarsi a Big Beak, e l’utilizzo di droni militari nel centro di New York era impensabile, così l’alieno poté muoversi liberamente. Si avvicinò a uno stand di hot dog abbandonato, afferrò pane, würstel e salse e se ne preparò uno. Mentre era in orbita, diretto ad un pianeta al di fuori dal Sistema Solare, la navicella aveva captato dei segnali video. Uno spot pubblicitario sugli hot dog della Sabrett. Vedendoli così allungati e soffici e colorati, all’alieno era venuta voglia di assaggiarne uno, dicendosi che certo non potevano essere peggiori delle sue capsule alimentari.
Ora, con il casco sottobraccio e i cecchini pronti a farlo fuori, realizzò che la sosta sulla Terra non era stata affatto infruttuosa.
 
Top
Ab1sso
view post Posted on 3/4/2013, 17:18     +1   -1




Una storia semplice e carina, più weird che fantascientifica.

Ti segnalo un problema di tempi verbali all'inizio del racconto che, fra l'altro, getta un po' di confusione sulla storia. Passi dall'imperfetto / trapassato prossimo al passato remoto.
Inizialmente, sembra che parli di un evento che dura da qualche tempo (mesi, probabilmente), poi invece sembra che tutta l'azione si svolga in un paio di minuti. Di certo lo stacco temporale tra "era giunta sulla terra" e "rilevarono" è un problema.
Anche in fondo al racconto, "ora" cozza con "realizzò".

Non saprei cosa consigliarti in quanto a tempo verbale da usare, ma di certo dovresti sceglierne uno e rimanervi coerente.

Un'altra scelta che non condivido è il citare personaggi non eccessivamente famosi per le similitudini:Picard e Marvin. Conosco il primo, ma non il secondo, e non credo di essere l'unico. Capisco l'idea, carina, di usare personaggi legati alla sci-fi come pietre di paragone, però rischi di far perdere efficacia alla figura retorica.

Plaudo comunque alla tua fantasia (parlo anche dell'altro racconto).
 
Top
Errol
view post Posted on 3/4/2013, 18:08     +1   -1




la storia di per se è carina ma trovo ci siano un scco di elementi di disturbo:

CITAZIONE
cadde semplicemente dalla stratosfera

unopuò cadere dalle scale o dal cielo, ma Felix a parte, è davvero difficile cadere dalla stratosfera...al massimo ci si passa attraverso :P

CITAZIONE
con tutti e quattro gli arti delle medesime dimensioni

e queste dimensioni sarebbero?? ^_^

CITAZIONE
vedendo gli agenti armati, si bloccò timoroso. Dalla cinta della tuta estrasse una pistola

quindi un'intelligenza superiore in grado di comprendere i nostri messaggi radio si sorprende di trovarsi delle armi puntate e poi, come non bastasse, estrae la propria??

CITAZIONE
I poliziotti non poterono che far fuoco.

oddio, in teoria avere un'arma (giocattolo) puntata contro NON è un motivo che "obbliga" un poliziotto a far fuoco (in pieno centro città)...al massimo ci pensa la paura a farlo, ma se non lo dici non succede :B):

CITAZIONE
Prima di ritoccare terra, il raggio celeste della pistola colpì ognuno degli oltre duecento presenti.

ma ha fatto un salto o s'è messo a volare?? che a colpire 200 e passa persone, immagino disposte più o meno tutt'attorno a lui non è un'impresa tanto facile :D

CITAZIONE
Mentre era in orbita, diretto ad un pianeta al di fuori dal Sistema Solare

ma se era diretto verso un'altro sistema solare che ci faceva in orbita da noi?? anni luce di distanza extra per cosa?

CITAZIONE
e i cecchini pronti a farlo fuori,

mangiavano un panino pure loro?? i poliziotti si sono messi a sparare subito, non hanno POTUTO (ma evidentemente volevano) usare dei droni e i cecchini stanno la a girarsi i pollici??

...non odiarmi :abbraccio:
 
Top
MatthewSwift
view post Posted on 4/4/2013, 15:33     +1   -1




@Ab1sso: Hm... sì, capisco che i tempi verbali possano confondere. Si tratti di salti temporali nella narrazione che, a quanto pare, non sono riuscito a rendere palesi. Si parte da un punto temporale avanzato rispetto a una storia e c'è un flashback in cui la si racconta. Un po' come un tizio che ti racconta quello che gli è successo oggi, tornando poi a ieri e riassumendoti l'antefatto.
Per quanto riguarda le citazione, cito sempre dei personaggi più o meno famosi. Non mi pongo mai il problema se il lettore li conosca o meno, anche perché non ci sarà mai qualcuno che li conoscerà tutti. Se ti trovi davanti ad un nome che non conosci puoi: o fare spallucce e andare avanti; o cercarlo. Ma questa è una scelta tua, come lettore.

@Errol: Tranquillo, non ti odio :asd: Quello che ti lascia perplesso lo capisco. Non sono punti ai quali non ho pensato, ma li ho volontariamente ignorati (o by-passati) perché ciò che volevo creare era più un'atmosfera da cartoni, con tutta la logica che questo ambito artistico si porta dietro.
 
Top
Errol
view post Posted on 4/4/2013, 15:42     +1   -1




ottimo, disdico l'ordine dei cani da guardia allora :P
 
Top
4 replies since 12/3/2013, 12:37   53 views
  Share