Verdecammino

Dormire, forse sognare - Anna Bonci

« Older   Newer »
  Share  
annab
view post Posted on 9/3/2013, 14:40     +1   -1




Ledro continuava a fare lo stesso sogno.
Giorno dopo giorno, notte dopo notte, sempre lo stesso sogno.
Si trovava nel bosco insieme ai figli del padrone, rideva e scherzava mentre raccoglieva ribes, lieto in una bella giornata di sole. Di colpo un tramestio fra i cespugli attirava la sua attenzione. Vedeva Jan, il più piccolo del gruppo, voltarsi verso di lui, gli occhi colmi di terrore. Un’ombra emergeva all’improvviso dalle fronde, enorme, oscurando il giorno.
In un attimo il bosco si riempiva delle grida dei ragazzi. Fuggivano correndo alla cieca. Lui, più lento e spaventato degli altri, imboccava un sentiero accidentato, inciampava e cadeva.
L’ombra lo ghermiva in un istante.
In quel momento Ledro si svegliava. Ogni volta nello stesso punto, con una terrificante fitta all’addome.
Gli sembrava di ripetere da quel sogno da sempre. Paziente e famelico come una belva, lo attendeva nel buio d’ogni notte. Sempre uguale a se stesso.
Finché un giorno giunsero in paese alcuni soldati: uomini del re di Arlon. Cominciarono a ispezionare ogni luogo, battendo ogni casa, dai fienili alle stalle. Ledro non osava chiedere cosa stessero cercando, lo sapeva fin troppo bene.
Da quel giorno il suo sogno prese a mutare.
L’inizio fu sempre lo stesso: il bosco, l’ombra, la folle corsa, la caduta, i ribes come sangue sui vestiti, l’aggressione. Ma quel giorno l’ombra riuscì a colpirlo all’addome, più volte.
Solo allora Ledro si svegliò.
La notte seguente ripeté l’identico sogno vivendone un tratto in più, e quella seguente un altro ancora e così nei giorni a seguire.
L’ombra lo scuoteva e gli gridava qualcosa. Gli stringeva la gola soffocandolo. Lo trascinava schiacciandogli la faccia contro il terreno. Il riflesso di una lama balenava nelle tenebre. La lama si avvicinava alla sua gola.
“Tu puoi porre fine a tutto questo.” sussurrava l’ombra “Dimmi dov’è e me ne andrò.”
Ledro sapeva cosa voleva e sentiva di dover tacere, ma col passare dei giorni sentiva le forze venire meno. Chiese agli altri servitori di non lasciarlo dormire a lungo, ma ogni volta che si riaddormentava il sogno riprendeva, inesorabile. Provò allora a non dormire affatto, gli riuscì per un paio di giorni, finché non cadde addormentato nel fienile dietro casa.
Quella notte l’ombra lo trasse a sé senza sforzo. Ledro vide il suo volto: giovane, con freddi occhi azzurri e capelli biondi.
“Tu sai dov’è il bastardo del re. Ora me lo dirai.” gli sorrise mentre infilava il coltello nell’addome, strappandogli a forza il suo segreto.
Ledro si svegliò e si precipitò fuori dal fienile.
I soldati stavano portando via Jan proprio in quel momento.
Sua madre gli si fece incontro, gli occhi lucidi.
Un uomo biondo dai profondi occhi azzurri comparve al suo fianco.
“Hai l’aria stanca, ragazzo. Ti consiglio una bella dormita.” il suo sorriso era gelido come una lama.
Ledro lo lasciò allontanare senza dire nulla, sconvolto per quel che aveva appena fatto.
Sua madre lo abbracciò tremante “Per un attimo ho creduto ti avessero scoperto.”
 
Top
Il Distruttore Kattivo
view post Posted on 11/3/2013, 20:56     +1   -1




CITAZIONE (annab @ 9/3/2013, 14:40) 
Ledro continuava a fare lo stesso sogno. Giorno dopo giorno, notte dopo notte

Dorme anche di giorno?

La storia è interessante ed è scritta molto bene.
Ho delle perplessità, tuttavia. In primis, la funzione del sogno: da quel che ho capito, una specie di stregone penetra la mente di Ledro per scoprire l'identità del bastardo del re. Perché lo stregone penetra proprio nella mente di Ledro? Perché stregone pensa che Ledro sappia l'identità del bastardo?
Secundis: perché è così importante trovare il figlio bastardo del re? Forse perché è un potenziale erede al trono? Non mi convince. In Game of Thrones c'è una feroce e spietata caccia ai bastardi del re, dove però persino gli stessi figli del re ignorano le proprie origini. Quando una cospirazione del genere viene ordita è indispensabile mantenere segreto lo scopo di tale sterminio. Se un bastardo può ereditare il trono, è vitale ucciderlo senza suscitare clamore. Il che è l'opposto di andare in giro per il regno urlando 'Dov'è il bastardo del re?! DOV'EEEEE'???' Ma sarebbe comunque una preoccupazione superflua, perché la vedo dura per un figlio illegittimo ereditare alcunché dal padre (anche se riconosciuto da quest'ultimo), se privo di potenti sostenitori. E l'unico sostenitore che ho visto in questo racconto è la madre di Ledro.
Infine, non capisco come funzioni il sogno. Lo stregone entra nella mente di Ledro, sembra che sappia che Ledro conosce l'identità del bastardo (come?), e vedendo Jan nel suo sogno pensa che sia questi il bastardo. Perché? Non lo capisco. Lo stregone non può appurarlo penetrando nella mente di Jan? O in quella della madre di Ledro? E come fa a non rendersi conto che è Ledro stesso l'erede (così mi pare di aver capito)? Ho un sacco di domande senza risposta, come vedi.
 
Top
annab
view post Posted on 11/3/2013, 23:53     +1   -1




Ciao,
innanzi tutto grazie del commento e anche dei complimenti.
Vedo che il racconto suscita molte domande e non è una sorpresa. Lasciare degli interrogativi aperti e non spiegare tutto è stata una mia scelta stilistica (quanto vincente lo si vedrà poi :P), ho preferito concentrarmi sul pathos del sogno.
Alcune domande devono rimanere aperte, quali ad esempio perché lo stregone prende di mira proprio Ledro o perché stanno cercando il bastardo del re. Volendo posso darti le mie di risposte (chi ci assicura che anche altri non vengano tormentati in sogno? La storia è focalizzata su Ledro e si racconta la sua perchè sarà lui a confessare), ma vorrei che ognuno trovasse le proprie.
Ad altre domande dovrebbe invece rispondere il testo stesso.
Lo stregone non pensa che sia Jan il bastardo del re, è Ledro che glielo dice.
Ledro cede all'attacco e lo dovresti capire da queste frasi: "lo trasse a sé senza sforzo" e "strappandogli a forza il suo segreto", tuttavia Ledro cede solo in apparenza. Lo stregone - come anche il lettore - viene ingannato da Ledro che pur essendo un debole (o proprio perché tale), vende la vita di qualcun altro al posto suo
 
Top
Sanguy
view post Posted on 12/3/2013, 14:00     +1   -1




A me è piaciuto molto e gli interrogativi aperti ci stanno ... l'unica parte dubbia è il ragazzo sfinito che riesce a trovare la forza di mentire.
 
Top
annab
view post Posted on 12/3/2013, 23:46     +1   -1




CITAZIONE
A me è piaciuto molto

Grazie :D

CITAZIONE
l'unica parte dubbia è il ragazzo sfinito che riesce a trovare la forza di mentire.

Non saprei dire cosa davvero emerge in situazioni così estreme. In ogni caso l'istinto di sopravvivenza e la disperazione penso siano due buone fonti da cui attingere forza.
 
Top
Bryluen
view post Posted on 13/3/2013, 14:56     +1   -1




L'unica espressione che mi è uscita nel terminare la lettura è stata: che figata!
Ok, diciamo che non è la frase più fine che poteva venirmi in mente, però davvero questo racconto mi è piaciuto molto. Hai espresso bene il rapporto tra il protagonista e il suo incubo, quella costante minaccia mista a pericolo con cui Ledro deve relazionarsi ogni notte e l'ansia che ne deriva.
Il colpo di scena è stato magistrale (ne ho letto solo un altro, in questo contest, altrettanto spiazzante -nel racconto di Veronica Todaro, non "la morte", l'altro di cui però non ricordo il titolo -). sono rimasta davvero basita.

L'unico neo, che secondo me dovresti rivedere, è la frequenza con cui scrivi la parola "giorno" in tre mila caratteri ci saranno almeno sei ripetizioni! Qualcuna la toglierei. Per il resto, questo è uno dei miei racconti preferiti nel contest. Brava!
 
Top
annab
view post Posted on 13/3/2013, 21:46     +1   -1




@Bryluen

Grazie davvero ^_^
*la faccina ha le lacrime agli occhi*

Interessante la tua osservazione sulla ripetizione della parola giorno.
Posso sapere se ti è saltata all'occhio cogliendo qualche frase in particolare? L'hai notato subito o in un secondo momento?
 
Top
Bryluen
view post Posted on 13/3/2013, 22:15     +1   -1




L' ho notata praticamente subito, perchè nelle prime sei righe è scritta tre volte. Probabilmente, però, sono stata io a farci troppo caso, non ti so dire :P
 
Top
Il Distruttore Kattivo
view post Posted on 13/3/2013, 22:17     +1   -1




CITAZIONE (annab @ 11/3/2013, 23:53) 
Lasciare degli interrogativi aperti e non spiegare tutto è stata una mia scelta stilistica (quanto vincente lo si vedrà poi :P), ho preferito concentrarmi sul pathos del sogno. Alcune domande devono rimanere aperte, quali ad esempio perché lo stregone prende di mira proprio Ledro o perché stanno cercando il bastardo del re.

Non credo sia il tipo di domanda che deve rimanere aperta per rendere interessante la storia. Le domande da lasciare aperte sono quelle che non hanno influenza sulla trama, ossia quelle che permettono la conclusione della storia a prescindere dalla loro risoluzione. Io ho bisogno di sapere perché è in corso questa caccia all'uomo, perché è proprio ciò che manda avanti la storia. Come posso entrare nella storia se non so nemmeno perché la storia sta avendo luogo? Idem per la faccenda di Ledro. Perché proprio lui e non altri? Se non viene spiegato, la storia perde sostanza.
 
Top
annab
view post Posted on 13/3/2013, 23:08     +1   -1




CITAZIONE
L' ho notata praticamente subito, perchè nelle prime sei righe è scritta tre volte. Probabilmente, però, sono stata io a farci troppo caso, non ti so dire

Ti ringrazio per l'utile spunto su cui farò doverosa riflessione :)

@ Il Distruttore
A mio avviso ad alcuni interrogativi risponde, direttamente o indirettamente il testo.
Perché cercano il bastardo del re? Di certo non per qualcosa di buono, altrimenti non si spiegherebbe il folle terrore di Ledro o la sua disperazione alla fine. Tanto mi basta. Però, come detto, la mia è una scelta stilistica.
Il bisogno di spiegazioni credo dipenda anche un poco dai gusti. A me piacciono le storie che lasciano aperti molti interrogativi, che stimolano la fantasia, che ti obbligano a ripensare alle vicende una volta che si sono concluse.
Ti farò un esempio. Non so se hai visto il film Inception. Ebbene se non l'hai visto te lo consiglio, è un film grandioso, ma se l'hai visto...
...sai che non finisce.
L'ultima scena si blocca proprio sul totem di Di Caprio che continua a girare. E tu non sai se lui si è svegliato ed è tornato alla realtà, oppure se è rimasto intrappolato in un sogno.
Ebbene questo in me ha suscitato esaltazione, il fatto che finisca in questo modo lo rende ancor più particolare, apprezzabile.
Al contrario di me, alcuni miei amici sono rimasti delusi dal finale.
 
Top
Il Distruttore Kattivo
view post Posted on 14/3/2013, 13:57     +1   -1




CITAZIONE (annab @ 13/3/2013, 23:08) 
Perché cercano il bastardo del re? Di certo non per qualcosa di buono, altrimenti non si spiegherebbe il folle terrore di Ledro o la sua disperazione alla fine. Tanto mi basta.

Buon per te che hai scritto la storia. Io però non l'ho fatto. Quindi rimango con un senso di insoddisfazione derivante dalla mancanza di scopo di questo particolare.

CITAZIONE (annab @ 13/3/2013, 23:08) 
Il bisogno di spiegazioni credo dipenda anche un poco dai gusti.

Sì e no. Io, dai libri che leggo, pretendo spiegazioni, ma sempre quando i tempi sono maturi. Non voglio sapere tutto e subito, perché questo guasta terribilmente la lettura. Non voglio prologhi infiniti in cui viene profetizzato (più o meno velatamente) ogni dettaglio della storia che sto per leggere. Però, quando è il momento, voglio sapere perché è successo quello che è successo. Ci sta bene nascondere i moventi all'inizio: crea tensione narrativa, voglia di sapere come andrà a finire. Ma quando crei questa tensione, è rispettoso nei confronti del lettore scioglierla al momento giusto. Se non lo fai, crei nel lettore fastidio e disappunto, perché tutti vogliamo avere delle risposte, prima o poi. Nella vita vera non sempre succede, ma nei racconti (che sono sotto il controllo di chi li scrive, a differenza della vita) non c'è motivo per non farlo. E' molto utile anche perché crea un legame affettivo tra lettore e scrittore: il lettore vede che lo scrittore gli dà quello che vuole, o da l'impressione di sapere quello che vuole. E quindi sarà più propenso a leggere qualcos'altro di suo in futuro.

CITAZIONE (annab @ 13/3/2013, 23:08) 
Ti farò un esempio. Non so se hai visto il film Inception. Ebbene se non l'hai visto te lo consiglio, è un film grandioso, ma se l'hai visto...
...sai che non finisce.
L'ultima scena si blocca proprio sul totem di Di Caprio che continua a girare. E tu non sai se lui si è svegliato ed è tornato alla realtà, oppure se è rimasto intrappolato in un sogno.
Ebbene questo in me ha suscitato esaltazione, il fatto che finisca in questo modo lo rende ancor più particolare, apprezzabile.
Al contrario di me, alcuni miei amici sono rimasti delusi dal finale.

Gran bel film, Inception.
Però bisogna sapere dove lasciare all'immaginazione e dove no.
C'è un'abissale differenza tra Inception e il tuo racconto, ed è questa: nel tuo racconto non è il finale ad essere lasciato all'interpretazione, ma un elemento chiave della trama! In Inception, sappiamo perfettamente perché Cobb decide di accettare la rischiosa missione di innestare il ricordo. I moventi di Cobb vengono rivelati a poco a poco, ma vengono rivelati! Nel tuo racconto invece no. Non sappiamo perché stiano cercando Ledro, quindi non sappiamo perché la storia sta andando avanti. Ledro ha rubato un pacchetto di caramelle allo zio golosone che l'ha dichiarato a morte per questo? Ecco, questa è una possibile interpretazione. Il tuo racconto ha intento comico? Posso pensarlo, visto che non chiarisci il perché della caccia. Se non rendi chiaro il perché, la trama non ha mordente. E' questo il succo del mio ragionamento.
 
Top
slayercetty
view post Posted on 25/3/2013, 06:53     +1   -1




Bella storia, quella che hai proposto: scritta molto bene e originale...

Brava :sisi:
 
Top
Demona
view post Posted on 25/3/2013, 20:21     +1   -1




Brava! Una bella storia intensa e che ti coinvolge da subito facendoti provare l’angoscia di questo sogno. Bellissimo il finale a sorpresa. Certo ci sono molte domande rimaste senza risposta, ma è talmente breve per necessità di “bando di gara” che è impensabile poter dare frutto a tutti questi interrogativi.
 
Top
ti-s
view post Posted on 26/3/2013, 08:28     +1   -1




Io la ripetizione giorno non l'ho notata granchè. Questo per consolarti. E mi sembra un gran bel racconto.
L'unica cosa che stride, e a me stride parecchio, è che alla fine lui ha mentito a discapito di un altro, di Jan, che era il più piccolo. Bastardo davvero. Insomma, non mi pare proprio un lieto fine.
 
Top
annab
view post Posted on 26/3/2013, 22:18     +1   -1




Grazie mille a tutti dei complimenti ^_^

In quanto al lieto fine... beh direi proprio che c'è tutto tranne quello.
E Ledro è ben lontano dall'essere un eroe positivo, anzi è un bastardo a tutti gli effetti :sisi:
 
Top
20 replies since 9/3/2013, 14:40   244 views
  Share