Il primo volume di una delle rivelazioni del fantastico italiano, che qui descrivo riportando la trama scritta quand'ero fresca di lettura. C'è chi lo definisce urban fantasy e chi horror, ma a me sinceramente non fa differenza, perché un bel libro resta tale indipendentemente dall'etichetta che gli appiccica l'editore.
Protagonista della storia è una mangaka che sta per disegnare il finale della serie di manga più famosa al mondo (serie di pura fantasia). I suoi fan sono ansiosi, in ogni parte del mondo attendono di poter conoscere ciò che in realtà per molti è già scontato: il protagonista ucciderà il cattivo e sposerà la sua amata, il demone cattivo diventerà buono, la coppia di amici sarà felice. Ma qualcosa inizia ad andare storto. Qualcosa che ha a che fare con un'interferenza da un altro mondo, e che porterà a una rottura fatale nell'equilibrio dei fan. E così iniziano ad accadere fatti misteriosi, che nel romanzo vengono seguiti con gli occhi di chi li compie. La mangaka, che tutti chiamano Sensei, perde delle dita nelle mani e nei piedi, alcuni giovani fan scompaiono nel nulla, un'altra viene trovata morta. E poi c'è l'otaku, quello vero, che non esce dalla sua stanza da anni e basa tutta la sua vita su quel manga. Quel manga dove improvvisamente iniziano a morire i personaggi più amati.
E poi c'è una fan italiana che affronta i problemi dell'adolescenza e conosce la Wicca.
E c'è il demone, quello che, più o meno consapevolmente, porta scompiglio nel mondo.
Per questioni di serietà faccio un piccolo appunto, anche se vi consiglierei di non farvi influenzare da questo: il romanzo in questione è nato come fan fiction su Inu Yasha ed è stato pubblicato su EFP. Tuttavia in seguito è stato trasformato attraverso più riscritture in un romanzo originale, e come tale va giudicato.
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La storia principale del libro si conclude, quindi può essere letta anche da sola, tuttavia ci sono due sequel, entrambi editi da Fazi: Sopdet e Tanit. Quest'ultimo è uscito da pochi giorni.