Approfito di un momento di relax per parlare della saga "I figli della terra" di cui è uscito da (relativamente) poco il sesto libro. La saga non la conoscevo fino a quando non me ne ha parlato un amico e incuriosito ho deciso di recuperarla.
La trama in breve è:
Ayla, una bambina della specie cro-magnon, si ritrova orfana in seguito ad un terremoto. Sarà salvata e accolta da un gruppo di Neanderthal. Crescendo sentirà però il bisogno di vedere la propria gente e partirà per un lungo viaggio (non è proprio così, ma non volevo spoilerare troppo).Il primo punto da mettere in chiaro è che non si può definire, almeno a mio avviso la saga come fantasy nel senso stretto del termine.
Il giudizio che posso dare è sicuramente positivo: il personaggio di Ayla è molto bello anche se è veramente al limite con l'essere una Mary Sue ma è gestito bene e quindi non ci sono problemi. La storia è sempre interessante e in breve si viene trasportati nel mondo creato dalla scrittrice.
Il lato negativo di questa serie è non tanto sulla trama (che segue Ayla lungo un percorso della durata di 20 anni) ma sul lato tecnico. Il narratore utilizzato è un narratore in terza persona limitato multiplo che in vari momenti sfuma fino a divenire onnisciente, il che non è necessariamente un male se fatto con la dovuta perizia, ma così non è. Il passaggio da un PDV all'altro è mal gestito il che provoca una certa confusione.
Ancora più insopportabile è il ripetere in continuazione certe storie, il motivo è semplice Ayla e Giondalar viaggiano per oltre un anno e ogni qual volta si trovano in un nuovo posto si mettono a narrare cosa è avvenuto prima, a mostrare le loro nuove invenzioni e via dicendo. Il che è plausibile, ma leggere dieci volte la stessa storia è noioso (quanto meno per chi come me si è letto tutti e sei i volumi uno dopo l'altro), meglio sarebbe stato (come usa in effetti alcune volte nell'utimo libro) un accenno alla storia lasciando intendere che viene raccontata per poi focalizzarsi sulla reazione della gente.
Quello che si avverte molto bene è lo stile di vita più semplice basato in primis sul soddisfacimento dei bisogni primari.
Meno riuscito a mio parere (anche se non posso vantare la conoscenza delle società preistoriche) è la ricostruzione della società, in quanto si ha l'impressione di avere davanti una democrazia illuminata, tanto che anche per grosse atrocità non sembrano comminare grosse punizioni (mentre io penso che sarebbero stati uccisi immediatamente certi soggetti) e addirittura vengono tollerate anche le persone che non fanno nulla per scelta (fannulloni che come minimo sarebbero state allontanate dalla comunità) (naturalmente le persone anziane erano rispettate anche quando non potevano più svolgere certi lavori, ma la loro esperienza era utile).
Altro elemento negativo sono le scene di sesso, in alcuni libri fin troppo eccessive e in buona sostanza sempre uguali.
In ultimo si può dire che la saga sia mostrata meno di quanto sarebbe stato auspicabile.
Aggiungo che i fatti delle ultime 200 pagine mi hanno convinto poco, e a mio avviso sono un po' out of charather.
Nonostante tutto la storia riesce a catturare, così come l'ambientazione è ben ricreata e spinge a leggere tutta la saga. Questa saga iniziata nel 1980 è composta di 6 volumi, ma anche l'ultimo uscito come i precedenti (ad eccezione del primo) non riesce a scrivere la parola fine, si avverte infatti come il finale pur non lasciando grossi dubbbi non riesce a soddisfare tanto che si gira la pagina convinti di leggere almeno qualche altra pagina. Se si tratti di una incapacità della scrittrice (che però nel primo aveva scritto un finale che si potesse considerare tale senza precludersi possibili seguiti) o di una scelta che denota che la saga è ancora inconclusa non saprei dire.
Se mai ci sarà un nuovo volume vorrei che si concentrasse di più su un nuovo personaggio, Gionayla (figlia di Ayla e Giondalar) che non è stata approfondità quanto meritava.
Tra le altre cose i fatti delle ultime 200 pagine del sesto volume non mi hanno convinto più di tanto, trovandole non in linea con i personaggi fino a quel momento mostrati.
Il libro migliore è a mio avviso il secondo in particolare il punto in cui
Ayla e Giondalar si incontrano per la prima volta. La difficoltà di parlare tra loro e il forte desiderio di Ayla di poterlo fare sono ottimamente descritti
La serie per questi diffetti non può essere considerata un capolavoro ma data l'ambientazione particolare, la bella storia e i bei personaggi è consigliata.
I voti:
1 Ayla figlia della terra 4/5
2 La valle dei cavalli 4,5/5
3 Gli eletti di Mut 3,5/5
4 Le pianure del passaggio 3,5/5
5 I focolari di pietra 3,5/5
6 La terra delle caverne dipinte 3/5 (che nell'ultima parte del romanzo potrebbe diventare un 2,5/5)
P.s. visto che ogni tanto ritorno?
Edited by Memory of Dream - 2/8/2012, 09:17