Verdecammino

Seconda possibilità - Sonia Tortora

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bibina74
view post Posted on 20/3/2013, 09:22     +1   -1




Era la sera del 21 Novembre 1963, stando ai quotidiani locali, e la capsula mi aveva espulso davanti a una bettola di Night Club a Dallas, in Texas. Avrei voluto essere lì solo per farmi un goccio o spassarmela, invece dovevo compiere una missione.
Entrai nel locale e mi avvicinai al bancone per ordinare, il barista mi fissava in cagnesco e aveva atteggiamenti da psicopatico.
- Che vuoi da bere, bello?
- Una miscela di CH3CH2OH, grazie.
- Cosa? Se hai voglia di prendermi per il culo smamma, che non è posto per te questo. Capito?
- Okay. Una vodka andrà bene.
Una rapida occhiata per studiare l'area: diverse ballerine seminude si agitavano sul palco riuscendo ad attirare l'attenzione del pubblico, mentre io pensavo solo al bersaglio. Estrassi dalla tasca del cappotto la sua foto. Un uomo scialbo. Dietro, a chiare lettere, il nome: Lee Harvey Oswald.
Poco dopo lo vidi entrare nel locale. Impossibile sbagliare, era proprio lui. Si impossessò di uno sgabello, ordinò da bere e andò avanti per un po', finché a tarda serata quasi non si reggeva più in piedi.
A quel punto mi avvicinai.
- Ehi amico, non vorrai metterti in strada in questo stato, vero?
- Be', che ti frega? Sono in grado di guidare senza problemi... e poi chi ti conosce? Potresti essere un malintenzionato! - con una risata pregna d'alcool mi alitò sul viso.
- No, sono solo uno a cui importa che la città sia sicura. Forza usciamo. Ti riporto a casa. Per stasera hai bevuto abbastanza.
Quell'ammasso di feccia si fece trascinare fuori senza opporre troppa resistenza e il tipo al bancone, un certo Jack Ruby come seppi in seguito, ne sembrò sollevato.
Dietro il locale, in un vicolo buio, freddai Oswald con un colpo di pistola all'addome e gettai l'arma nel cassonetto che era lì di fronte, proprio come stabilito nel protocollo dell'operazione.
Mi allontanai e voltandomi vidi che anche il gestore del night era uscito, forse per buttare delle bottiglie vuote. La pistola luccicava nell'immondizia, lui la recuperò incurante del cadavere che avevo lasciato a terra e la maneggiò con lo stesso sguardo da psicopatico che aveva dietro il bancone.
Bofonchiò poi qualcosa sui “topi di fogna”!
Il lavoro era stato eseguito in maniera pulita e nei tempi previsti: alla base sarebbero stati soddisfatti, come sempre del resto.
Un vento gelido penetrava nelle ossa e disegnava per terra tappeti ocra con le foglie accartocciate. Mi strinsi nel cappotto e sollevai il colletto.
Tutte le strade erano agghindate a festa. La Dealey Plaza era piena di striscioni. Il giorno dopo sarebbe arrivato un importante personaggio politico, un certo Jack, o forse John... detto JFK. Sapevo che la mia missione era in qualche modo legata a lui, ma non feci domande ai superiori. Era proibito.
Diedi solo un ultimo sguardo alla bandiera americana, poi voltai l'angolo, mi infilai nella capsula e nessuno mai seppe che ero esistito.
 
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vedorosso
view post Posted on 20/3/2013, 11:44     +1   -1




Mi piace il tuo racconto, Bibina.
Interessante!
In bocca al lupo!
Pat
 
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bibina74
view post Posted on 20/3/2013, 12:00     +1   -1




Grazie mille... è fantascienza ucronica.
Si intitola 2° possibilità proprio perchè mostra una realtà diversa rispetto a quella che è stata nella storia di JFK.
Ciao. :)
 
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Sanguy
view post Posted on 20/3/2013, 13:57     +1   -1




Bello ... molto bello.
Brava.
solo la formula chimica mi stona perchè se l'agente non deve farsi notare una frase del genere è come vestirsi di rosa...
 
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bibina74
view post Posted on 20/3/2013, 14:02     +1   -1




Grazie Sanguy... sì la formula chimica è fatta apposta per far capire che "l'agente non è di qs mondo" e perchè ho immaginato che in un futuro lontano tra super intelligenze si parlerà così. Inoltre x lui non era importante non farsi scoprire, perchè anche se qcno lo avesse reputato STRANO non avrebbe mai potuto capire perchè si trovasse lì.
Però in effetti un errore l'agente l'ha fatto: cioè considerare quello psicopatico un suo pari, ma quando capisce che è un povero umano allora risponde con un semplice "vodka"......... :) :) :)
 
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slayercetty
view post Posted on 21/3/2013, 09:12     +1   -1




Bella prova, Sonia, complimenti! :sisi:
In bocca al lupo! :P
 
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bibina74
view post Posted on 21/3/2013, 09:17     +1   -1




Grazie Slayer, mi rendo conto che chi non conosce la storia di JFK fa più fatica a capire il racconto e l'intreccio tra i personaggi... ma ho scelto di proposito la storia di una persona così famosa in modo che quasi tutti possano capire. Ciao.Ci sei anche tu? Ora mi cerco il tuo racconto.... :)
 
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slayercetty
view post Posted on 25/3/2013, 06:39     +1   -1




Condivido la tua scelta: il racconto in questo modo non perde di originalità, ma diventa comprensibile per tutti o quasi... :sisi:

Ancora complimenti!
 
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Ab1sso
view post Posted on 5/4/2013, 14:41     +1   -1




Senza conoscere Ruby e Oswald è difficile cogliere il senso del racconto. Io non li conoscevo, per cui mi sono informato successivamente, e devo confessare che la storia ne ha guadagnato molto.
Si tratta comunque di un limite del racconto. Conoscere qualche informazione sull'omicidio Kennedy è ragionevole, ma ricordarsi Ruby, Oswald, e la vicenda che li lega mi sembra chiedere troppo al lettore.

Per il resto, ci sono alcuni elementi che rendono scarsamente credibile il testo: un agente speciale che non sa che il CH3etcetc non esiste in quell'epoca; che si fa vedere in un locale pubblico, per di più in relazione alla sua prossima vittima; il fatto che un barman raccatti una pistola usata da un bidone e la tenga con sé.
Anche a livello storico ci sono delle incongruenze (a parte quelle ovvie derivate dall'intervento dell'agente), ma forse le hai messe di proposito.
 
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bibina74
view post Posted on 5/4/2013, 19:15     +1   -1




ciao Ab1sso,
ho rischiato a presentare una storia del genere perchè c'è chi non ricorda i personaggi però se l'effetto è quello di andarsi a documentare sono già abbastanza soddisfatta. Ma su qs sono consapevole e mi assumo la responsabilità!!!
Per quanto riguarda il resto ti rispondo subito...
la formula che ho messo è molto banalmente quella dell'alcool, non è certo un composto futuristico!!! :)
Semplicemente l'agente visto che ha un'intelligenza superiore lo chiama con la sua formula chimica, ma poi resosi conto dell'ignoranza degli esseri umani chiede una vodka (che è sempre un alcolico) in modo da farsi capire. :asd:
Per il resto, forse non si è compreso, l'agente viene dal futuro (trattasi di viaggio temporale e il fatto che lui sbarchi da una capsula pensavo aiutasse la comprensione) e ritornerà nel futuro, quindi non gli interessa il fatto di poter essere visto, proprio perchè se anche venisse fatto un suo identikit alla polizia di certo nessuno lo potrebbe rintracciare... ecco perchè non ha problemi a farsi vedere in pubblico o dalla sua vittima.
La storia documentata dice anche che il barista ha ucciso l'omicida di JFK con una pistola di cui non si conosceva l'origine perchè non era registrata, ecco perchè ho inscenato che l'agente gliela gettasse proprio in quel cassonetto ove lui buttava l'immondizia tutti i giorni, così la polizia analizzanzo il proiettile sparato e perquisendogli casa avrebbe riscontrato che il colpo era partito dalla sua pistola e lo avrebbero accusato di omicidio. Le altre incongruenze storiche non le trovo.... il racconto vuole essere una possibile variazione di come sono realmente andate le cose se ci fosse stato qcno in grado di cambiare il passato. In sostanza se si uccide chi dovrebbe uccidere JFK, l'omicidio non viene commesso e se si accusa dell'omicidio un fuorilegge che comunque è capace di uccidere (visto che realmente l'ha fatto)si fa un'opera di pulizia nelle strade della città e tutti sono felici.... con JFK vivo, il suo possibile omicida morto e un altro omicida arrestato!
Mi sembra che tutto torni. Il fatto che sia fantascienza ucronica e di tipo storico rende il racconto più complicato, ma una volta che si prende più dimestichezza con qs tipologia di narrazione si cominciano ad apprezzare in maniera diversa le vicende....
Spero di aver risposto ai tuoi dubbi e cmq grazie mille!
Ciao, Sonia :sisi:
 
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Ab1sso
view post Posted on 5/4/2013, 20:56     +1   -1




Premetto che il fatto che l'agente venga dal futuro è palese.

Confesso poi che non ricordavo la formula di struttura dell'alcool etilico, ma l'obiezione resta valida: perché mai qualcuno dovrebbe ordinare in quel modo in un locale? Se non è legato al fatto che nel mondo futuro si ordina in quel modo, allora non c'è motivo di farlo. Tu definiresti intelligente una persona che in un bar chiede H2O con C6H8O7, anziché acqua e limone? Io lo definirei piuttosto un pirla. Senza contare che l'alcool puro è pressoché imbevibile oltre che pericoloso.

Per il resto, facevo riferimento al fatto che lasci intendere che anche nella nuova realtà il barista verrà accusato di omicidio. Solo che non ha senso che ciò avvenga, perché ci potranno essere decine di persone che testimoniano che Oswald è stato avvicinato da un tipo sospetto con cui ha lasciato il locale. Queste decine di persone sono gli avventori del bar più le ballerine.
Il fatto che all'agente segreto sia stato ordinato di lasciare il corpo e l'arma del delitto in quel punto, fa proprio supporre che sappiano che Ruby si farà incriminare per quell'omicidio, ma come ti ho detto mancano invece le premesse perché ciò possa avvenire. ripeto inoltre che non si capisce quale uomo sano di mente maneggerebbe a mani nude una pistola che trova in un bidone sul retro del suo locale, accanto a un cadavere ucciso di fresco.

Spero di essermi spiegato meglio adesso. Lasciami inoltre dire che non condivido la tua analisi sull'opera di "pulizia delle strade" specialmente se preventiva. Condanno l'omicidio (anche di stato) in modo totale e se si tratta di omicidio preventivo stile Minority Report ancora di più.
Non fai passare un bel messaggio con questo tuo ultimo commento.
 
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bibina74
view post Posted on 6/4/2013, 08:46     +1   -1




Ok, Ab1sso... a posto così.
Grazie mille.
Ciao, Sonia


ps. Cmq ti è sfuggito un altro particolare, l'agente non chiede alcool puro cioè del CH3CH2OH, ma una miscela di CH3CH2OH e in chimica per miscela si intende appunto un composto formato da più elementi..... :asd: :asd: :asd:
 
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Ab1sso
view post Posted on 6/4/2013, 14:26     +1   -1




Che tu non abbia voglia di dialogare va benissimo. Critico per aiutare, e nella speranza di essere criticato e aiutato a mia volta, ma non posso obbligare nessuno.

Almeno però evita post scriptum sarcastici relativi ad aspetti marginali, e per di più contenenti castronerie assolute:

1. Una miscela è una mescolanza di più elementi o composti, non un composto. Olio e acqua sono una miscela, per esempio.
2. CH3CH2OH non è un elemento, ma un composto.
3. Tutti i composti sono formati da più elementi, per cui è inutile specificarlo.

Ciò detto, hai ragione sul fatto che mi sia sfuggito che l'agente chieda una "miscela". Niente alcool puro quindi: ho sbagliato. Non mi vergogno ad ammetterlo.

In bocca a Mendeleev,
-Abisso
 
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bibina74
view post Posted on 6/4/2013, 15:30     +1   -1




Ciao Ab1sso non volevo essere sarcastica... era solo un'osservazione.
Nel primo post, tra le altre cose, mi dici che scrivere la formula non va bene perchè pensi sia un composto futuristico, invece è semplicemente alcool (e ti era sfuggito).
Nel secondo post mi dici che l'alcool puro non va bene, invece è una miscela ( e ti era sfuggito pure questo).

Di cosa vogliamo parlare ancora? Non possiamo certo scrivere 50 post di botta e risposta per stare a sindacare su come è messa una virgola o un punto!!!
Hai espresso un tuo parere approfondito, che ho apprezzato, e farò tesoro dei tuoi consigli tenendoli presenti per la prossima occasione.
Ma adesso non so cos'altro aggiungere... davvero!
Se il mio racconto non ti piace non posso certo farti cambiare idea, quindi accetto tranquillamente la tua opinione!
Ho cercato di dare una risposta ai tuoi dubbi e se ci sono riuscita mi fa piacere se non ci sono riuscita il pezzo resta cmq quello e ormai non si può cambiare. Quando sopra ho dato una definizione di miscela ho usato parole mie (non tecniche) per cercare di essere comprensibile ai più e far cogliere "il concetto", non ho usato la terminologia specifica per paura di non essere capita, se poi vogliamo fare disquisizioni su soluzioni, sospensioni, colloidi, gel e altro non c'è problema, ma non mi sembra qs la sede opportuna.
Alla prossima.
Sonia :)
 
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13 replies since 20/3/2013, 09:14   134 views
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