Verdecammino

Il rifiuto dell'Ammiraglio - Massimo Bencivenga, Avevo dimenticato di mettere il nome

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Massi301
TOPIC_ICON1  view post Posted on 28/3/2013, 09:25     +1   -1




Oceano, 20 Febbraio 1521
Il dottor Ezequiel de Reza faticava a tenere il passo di Rogelio e Pepe. Ancora un tornante nel sentiero, poi altri cinquanta metri di spiaggia bianca per arrivare alla scialuppa, e poi…
E poi niente.
I tre rimasero impietriti sul limitar della macchia insulare. Una decina di quelle cose stava facendo a pezzi la scialuppa, impugnando a mani nude delle pietre affilate.
Un gruppetto di altre cinque era di guardia.
«E’ finita, professore. Non lasceremo mai quest’isola», disse Rogelio.
«E tutto per le sue maledette erbe», aggiunse Pepe.
«Ci dovrà pur essere un modo…», cominciò a dire de Reza.
«E quale? Quelle creature ci stanno sbarrando la strada. Un’altra orda, quella che ha ammazzato mio fratello e Luis, ci sta inseguendo. E’ finita.» Rogelio cadde in ginocchio. I suoi singhiozzi si mescolarono al ritmico battere della pietra sul legno.
Un movimento nel cielo attirò l’attenzione del botanico.
«Qui, Toki Toki. Qui.»
Il pappagallino del comandante Fernando de Magallanes si posò docilmente ai piedi del dottore, che non perse tempo e, tirato fuori un taccuino, cominciò febbrilmente a scrivere.

Comandante, aiutateci, per l’amor di Dio. Stavo raccogliendo fiori ed erbe sull’isola quando Luis e Manuel sono stati aggrediti da ominidi. O almeno credo. Ci siamo trovati di fronte a delle creature ben più basse di noi, ma con una muscolatura ben sviluppata. Non le ho osservate bene, ho avuto paura, ma ecco ciò che ricordo: petto villoso, braccia e gambe un po’ meno, facce lisce e piatte, incorniciate da peli, a mò di criniera. Ma sono altre le cose che mi han colpito ancora di più. I denti, triangolari e affilati, sembrano fatti per tagliare e mangiare: questi ominidi sono cannibali; li ho visti morsicare i nostri sfortunati amici mentre erano ancora vivi. Aiutateci. Ho incrociato lo sguardo di uno di loro. Era antico come la Terra, e senza emozione. Gli occhi di un predatore. E poi, oh mio Dio, queste creature son provviste di una corta coda. Una coda, buon Dio. Sembrano temere però il pam! degli archibugi, forse ciò ci consentirà di sopravvivere sino al vostro arrivo. Aiutateci.

Mezz’ora dopo, il messaggio, allegato alla zampa dell’uccello, arrivò nella mani del comandante mentre questi stava parlottando con Juan de Santangel, il medico di bordo, e con il criado Antonio Pigafetta; de Magallanes si trovava sulla caravella Trinidad, al largo della barriera corallina che circondava l’isola. Ferme a qualche lega di distanza, e nella bonaccia dell’Oceano, si trovavano la caracca Victoria e la Concepción.
«Venite in cabina», disse de Magallanes al medico e all’italiano.
«Faccio ammarare delle scialuppe?» disse Pigafetta.
«No.»
«No?»
«Purtroppo dobbiamo abbandonarli. Parlerò io con gli uomini, dirò delle bugie, non possiamo permetterci altre perdite andando incontro a pericoli ignoti. Vi chiedo di giurare sulla Bibbia che serberete il segreto. Io annoterò sulle carte che quell’isolotto è disabitato.»
Giurarono.
 
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Errol
view post Posted on 4/4/2013, 09:57     +1   -1




...e io che quest'estate volevo andare in vacanza ai tropici :look:

storia piacevole (per chi legge almeno :P ) senza particolari problemi...ma quel
CITAZIONE
impugnando a mani nude delle pietre affilate.

onestamente non mi va giù: o sono a mani nude o impugnano delle pietre affilate ;)

ps: con un messaggio così lungo appeso alla zampa il pappagallino mi è sembrato più un gufo diretto a Howgarts :P
 
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Massi301
view post Posted on 4/4/2013, 10:26     +1   -1




Ma sai che quel passaggio l'ho riscritto almeno tre volte :-) ? E pure non sono riuscito a rendere, a quanto sembra, il fatto che avessero per le mani delle pietre affilate... cose che succedono: mi son studiato bene il viaggio di Magallanes, i tempi dello stesso, perchè Magallanes e non il vero nome lusitano, i suoi compagni e così via... eppure la buccia di banana è sempre dietro l'angolo.
Grazie di avermi letto e commentato, comunque
 
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Ab1sso
view post Posted on 4/4/2013, 13:53     +1   -1




Trovo molto interessante lo stratagemma che hai usato per collocare nel mondo della storia un episodio non storico. Confesso che fino a che non ho letto "Antonio Pigafetta" ho pensato che "De Magallanes" fosse solo un trucco letterario per fare un omaggio a Magellano. A quel punto ho capito che si trattava di un racconto di fanta-storia.

Tuttavia la trama in sé mi lascia un po' indifferente, e penso che in mancanza dell'elemento storico avrei giudicato molto negativamente questo lavoro. Di per sé non trovo che sia un episodio degno di nota se attribuito a capitani e ciurme di fantasia.

Anch'io trovo che il messaggio scritto "febbrilmente" dal dottore sia fin troppo lucido e prolisso. Penso che ci dovrebbero essere frasi più accavallate e confusionarie, minori dettagli e più paura.

A titolo di curiosità, quando ho letto "Toki toki" mi aspettavo una scimmia (un praticante dell'hokuto mi sembrava troppo improbabile). :D
 
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Massi301
view post Posted on 4/4/2013, 14:40     +1   -1




Ti ringrazio per aver speso un po' di tempo a leggere il mio raccontino; ho provato a immaginare un elemento fantastico nel viaggio di Magellano che, come già detto, ho ben studiato nei tempi e "nell'ambientazione".
Poi una racconto può piacere o no, io mi son divertito e spero che almeno il racconto sia scivolato bene giù.
Grazie ancora del commento
 
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Ab1sso
view post Posted on 4/4/2013, 14:51     +1   -1




Figurati, sto cercando di leggere e commentare tutti i racconti. Fra l'altro sono "onestamente spietato" per natura, perché è questo ciò che mi attendo dagli altri quando criticano me.
Non ho fatto alcuna fatica a leggere il tuo racconto, cosa che non posso dire (e non ho detto) di altri. Non è imperdibile, ma scorre.
 
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5 replies since 28/3/2013, 09:25   102 views
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