Diversi di voi conosceranno Sanderson per il suo contributo alla conclusione della Ruota del tempo; molti altri probabilmente perché i suoi libri vengono venduti a prezzi assurdi. Steelheart è uno dei millemila progetti che Sanderson sta portando avanti in questi anni -e, a livello di dimensioni, forse anche uno dei più contenuti- uscito l'anno scorso in patria e pubblicato da noi quest'anno da Fanucci, e da quello che so sarà una trilogia -il cui seguito, Calamity, uscirà nei primi di gennaio- di cui è anche disponibile uno spin off che fa da ponte tra il primo e il secondo libro, intitolato Mitosis ed esclusivamente in formato ebook. Ero indeciso se inserirlo o meno in fantasy vista la quantità di contenuti fantascientifici, ma dopo averne discusso con Fel abbiamo trovato opportuno parlarne qui.
La storia prende il via a Newcago, lo spettro metallizzato della vecchia Chicago dove da un po' di tempo è apparsa nei cieli una stella misteriosa -Calamity- il cui effetto collaterale pare essere quello di donare dei superpoteri casuali a persone casuali. La differenza tra il classico fumetto a cui siamo abituati è che questi superumani sono crudeli e dittatoriali, mossi da un concetto di superiorità che li spinge a porsi come sovrani.
Il protagonista della vicenda è David, un ragazzo che per motivi personali spoilerati nella quarta di copertina ha come obiettivo uccidere Steelheart, l'eroe simil Superman più potente tra quelli in circolazione che domina su Newcago, poiché ha una forza immensa, la capacità di sparare energia dal corpo, poter volare e, quando si arrabbia, trasformare in metallo tutte i corpi inanimati -basti vedere che Newcago è fatta di metallo- e soprattutto è invulnerabile. La missione sembrerebbe impossibile se non per il fatto che David, da piccolo, ha visto Steelheart sanguinare. Cercherà quindi di unirsi al gruppo sovversivo di umani che dà la caccia ai supereroi e li uccide, e da qui evito di aggiungere altro alla trama.
Si tratta del primo libro che leggo di Sanderson, e già da qui posso notare tutte le critiche positive che lo accompagnano da quando ho sentito il suo nome circolare. La cosa che più salta all'occhio è la fantasia della vicenda, nata da un'idea piuttosto banale ma sviluppata da un punto di vista personale e divertente. L'idea di fondo degli eroi che sono cattivi non è propriamente nuova -sui fumetti me ne sono capitate diverse sottomano-, ma rimane comunque interessante vedere come personaggi così straordinari siano i nemici di protagonisti normali e senza poteri, che si fanno in quattro per studiarli e scovarne i punti deboli; a riguardo, Sanderson si diverte a mettere dettagli bizzarri -come la già citata tendenza di Steelheart ha trasformare in metallo i dintorni quando si arrabbia- che caratterizzano gli eroi, dai loro punti deboli agli effetti che i loro poteri possono comportare. Nightwielder, braccio destro di Steelheart, è praticamente uno Steve Aoki fatto d'ombra che controlla l'oscurità e che ha messo l'intera città in un buio decennale; Fortuity, un eroe di rango minore, ha il potere di essere letteralmente fortunato, di prevedere quindi i pericoli che lo affliggono cavandosela per tempo o anche per caso. Ce ne sono diversi, per lo più interessanti e divertenti, e non sempre sono quello che sembrano -dettagli che vi lascio alle spiegazioni di David.
La vicenda è bella, molto cinematografica e veloce e tutta raccontata dal protagonista. Parlando di David, entra subito in simpatia per le strambezze che spara quando parla e pensa -viene sottolineato spesso sia da lui che dai comprimari di come abbia un'attitudine da nerd lol- e come protagonista è piacevole.
Sullo stile ho poco da dire, è molto scorrevole e non ho notato errori o cali di ritmi, perciò posso dire che Sanderson ci sa fare, almeno per quanto riguarda le storie più spensierate.
Lo consiglio, 14 euro non sono un brutto prezzo rapportato alla qualità del libro e di mio acquisterò i seguiti
preferisco comprare questi nuovi che fa piuttosto che ripescare quelli vecchi, almeno per ora