Verdecammino

Il Diavolo, certamente - Andrea Camilleri

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Annoyed grunt
view post Posted on 16/2/2012, 19:17     +1   -1




Dopo aver letto questo libro, mi son sentito male. Eh. Non conosco Andrea Camilleri (so solo che ha fatto Montalbano, credo.) E quindi recensirò\valuterò l'opera per solo quello che è. Per evitare equivoci, dico già da mo' che non specificherò "Questa è un idea mia" or etcetera. Io dico quello che penso, argomentandolo. Se avete qualcosa da ridire, commentate e sarò ben lieto di accontentarvi.

Allora, Il Diavolo, Certamente è una raccolta di 33 racconti da 3 pagine. E. Fa. Schifo. Oppure, per dirlo in modo più cortese, è scritto male.

Qualcuno potrebbe addurre la scarsità di racconti alla piccolissima quantità di pagine di cui è composto ogni libro. Io dico di no, perché 1) I racconti hanno altri e vari problemi 2) Avrebbe potuto rimpicciolire il carattere e aumentare le dimensioni delle singole pagine 3) Non mi fai pagare un esperimento (malriuscito) 10€. Proprio no.

Ma partiamo con ordine! Non analizzerò ogni racconto nel singolo, ma solo i problemi che permangono in tutti.

1) I personaggi sono piatti. Il problema non è questo, tra l'altro: in 3 pagine non puoi farmi Evangelion. Però, c'è da dire, che Camilleri toglie ai suoi personaggi OGNI possibilità di diventare, non dico tridimensionali, ma almeno bidimensionali, visto che non li fa agire. All'inizio di ogni racconto (apparte rari casi), c'è un'introduzione del genere.

"Giovanni, megacapo dell'azienda machilosà, era un tizio onesto, onestissimo, ma proprio onesto, eh"

Ricopio alcuni esempi:

"Giulio Dalmazzo, capo di gabinetto del prefetto [...passano 3 righi...]. Uomo di cristallina onestà, riservato ma non scostante, alquanto severo con se stesso e gli altri [...]

"Tonino, dodicenne, detesta la nonna paterna [...vari righi] la nonna si è rivelata subito tiranna"

2) I personaggi agiscono alla cazzo. Un uomo, padre di famiglia (questo tale Giulio Dalmazzo della citazione più su), chiama una sua vecchia fiamma. Con un numero vecchio di 20 anni. A causa del diavolo (che, almeno in teoria, dovrebbe far capitare TUTTE le cose del libro) il telefono però chiama quello della casa che lei sta visitando perché la vuole acquistare. Ora, un uomo non dico fedelissimo, ma normale, decide di mandare tutto a puttane in 3 righe, per una ragazza che ha lasciato da anni. In generale, tutti i personaggi prendono decisioni (Omicidio, Suicidio, altre cose di importanza tale) in minimo tempo.

3) Infodump. Infodump, INFODUMP! Tutto il racconto è pervaso da infodump. Il problema è che è un infodump nemmeno nascosto, te lo butta sotto gli occhi .
La causa dell'infodump è certamente la mancanza di un POV. Il narratore si concentra su una sola persona, ma mai che ci sia concesso entrare nella sua mente. Alcuni infodump che sarebbero stati leciti nella forma di pensieri, e ripensamenti, diventano invece semplici spiattellamenti di testo del narratore. Inoltre, praticamente NULLA è raccontato.

4) Lo stile di scrittura. Camilleri, apparte in 2 casi, scrive in terza persona presente. La sensazione che ne ho avuto io è stata di leggere un riassunto su wikipedia o, peggio, una gigantesca quarta copertina. I miei due racconti preferiti di questo libro, sono entrambi in forma di lettera. Il cui autore scrive al passato! Porcapupù, ci voleva tanto?

5) Poca originalità. Quasi tutti i trentatré racconti parlano di 1) Omicidio 2)Suicidio 3) Tradimento 4) fede. Camilleri ci prova, a farli originali, ma sono trame spesso già viste in film o altri libri.

6) Il diavolo non si sente. Sembra semplicemente che tutto accada per caso.

Non so, magari perché ho finito di recente The Stand (l'ombra dello scorpione), che pure ha problemi di infodump e di S.d.T, ma almeno li compensa con una trama lunga e una grande quantità di personaggi. Tipo Martin, ma lui mi annoia (non linciatemi, plis). in The Stand c'è un diavolo invece abbastanza carismatico, che c'è e non c'è, e la sua volontà si sente e non si sente. Lo stesso obiettivo che voleva ottenere Camilleri, fallendo.

Come si sarebbe potuto aggiustare?
Eliminare il limite di 33 racconti da tre pagine (che l'autore ritiene essere "mezzo diavolo", in quanto 33racconti+3pagine=333. 333 metà di 666) che mi è sembrato semplicemente un modo per far soldi con il minimo sforzo (stessa impressione che ho avuto in un precedente suo libro, che era una storia in cui Montalbano si univa ad un'altra investigatrice nota in italia di cui non ricordo nulla)

Bisognerebbe prendere, quindi, i racconti più originali ed interessanti, svilupparli per benino, aggiungere più riferimenti alla "mano del diavolo". Magari metterci pure un diavolo nascosto, ma carismatico sarebbe OK, ma non voglio chiedere troppo.

Quindi, secondo me, Il Diavolo, certamente, passa il controllo?
:notpass:

No.

(PS: ovviamente dovete aver letto il libro, per fare riscontri. Infatti questo topic più che per recensire l'ho fatto per vedere se avete opinioni simili alle mie)
 
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Feleset
view post Posted on 16/2/2012, 19:37     +1   -1




Ehm, scusa la domanda: sei sicuro che questo sia un fantasy? :sss:
No, perché in tal caso hai un tantino sbagliato sezione. XD
 
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Annoyed grunt
view post Posted on 16/2/2012, 19:51     +1   -1




Infatti pure io ero indeciso, ma ci sono alcune storie dove proprio il diavolo si vede chiaramente agire (e sarebbe gradito che lo facesse di più) quindi ho deciso di mettere qui.

Anche se forse sarebbe meglio cambiare :|
 
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Feleset
view post Posted on 16/2/2012, 20:32     +1   -1




Sì, ma non basta un elemento fantastico per fare un fantasy. Sposto in "Altre letture".
 
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La nonna tirannia
view post Posted on 28/12/2015, 10:50     +1   -1




La nonna tirannia
 
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4 replies since 16/2/2012, 19:17   2800 views
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