Arrivano le interviste!

Carissimi Viandanti, è con immenso piacere che vi presento l'ultima novità partorita dalla mia mente deviata: lungo la strada del Verdecammino, in questa stessa comunità di cui voi adesso fate parte, arrivano delle interviste a esponenti del fantastico italiano!

E attenzione, perché la vostra curiosità di lettori avrà davvero pane per i suoi denti! Non si tratterà, infatti, di interviste al vicino di casa raccattato in strada, ma di persone note nel panorama di questa narrativa, autori che si trovano in libreria o esponenti di realtà importanti legate al fantastico.

Un progetto ambizioso, che vi farà forse esclamare: e tu come cavolo fai a conoscerli?!
Ebbene, è naturale che, pur avendo un minimo numero di conoscenze, non sono in contatto con tutti gli autori esistenti. Ed è qui che, se lo volete, potrete entrare in campo anche voi: se conoscete qualche scrittore, traduttore, editor o altro esponente di case editrici medio-grandi che si occupa di fantasy, fantascienza, horror, paranormal romance, fiabe e altri generi affini, potete scrivermi via messaggio privato o email ([email protected]) e aiutare il Verdecammino a trovare nuove persone da intervistare.

E se non conoscete nessuno, non preoccupatevi! Godetevi intanto la prima intervista che è in arrivo a breve!

E ricordatevi che, ovviamente, nessun esponente legato all'editoria a pagamento sarà il benvenuto tra gli intervistati del Verdecammino.

Fateci sapere intanto cosa ne pensate dell'idea, ogni parere è ben accetto!

Edited by Feleset - 24/7/2013, 10:28

L'idea è molto interessante, anche se non sempre mi piacciono gli autori italiani. Non ho capito una cosa : hai inserito tra i possibili intervistati non solo gli autori, ma anche i traduttori ed gli editor, quindi le interviste potrebbero vertere in parte sul fantastico in generale oltre che sul fantastico italiano? Lo chiedo nel caso qualcuno conoscesse persone che lavorano nell'editoria italiana ma che si occupano della pubblicazione di testi stranieri.
Io personalmente non conosco nessuno, ma seguirò di certo quest'iniziativa.

Mi fa piacere che l'iniziativa vi piaccia!

Guarda, in realtà l'unico motivo per cui ho detto "fantastico italiano" è che le interviste saranno fatte in italiano, non perché abbia dei problemi con il mercato e gli autori esteri, anzi!

Per cui se ci fosse la possibilità di fare un'intervista a qualcuno che si occupa di fantastico fuori dall'Italia ben venga, l'importante è che (almeno per il momento) sia in grado di rispondere a domande nella nostra lingua.

trovo anch'io molto interessante l'idea
e anche utile
non mi spiacerebbe, infatti, leggere di come sono arrivati a questo genere
cosa ne pensano dei lettori italiani
cosa si aspettano
ecc.

Leggendo i commenti alla nostra prima intervista (che se tutto va bene non sarà l'ultima ) colgo l'occasione per chiedervi: nelle prossime preferireste più domande, o la lunghezza vi sembra giusta?

Una domanda: come mai solo ce medio-grandi?
Ce ne sono di medio-piccole che si occupano solo di fantastico (gratuite intendo), perché non intervistare loro o i loro autori?

Domanda lecita, a cui cerco di rispondere in maniera esauriente, dato che forse anche altri utenti se la sono posta.

Innanzitutto, come in ogni nostra iniziativa, le regole non sono rigide e immutabili nel tempo, per cui se in un futuro prossimo o lontano si venisse a creare la necessità di intervistare autori o dipendenti di piccole case editrici che lavorano bene, lo faremo con piacere. Questo limite non va preso pertanto come un "blocco" nei confronti della pubblicità ai piccoli editori, perché al contrario come Verdecammino abbiamo sempre dato visibilità a tutte le realtà interessanti, come dimostra per esempio l'iniziativa "Pillole di Fantasia", dove invece ci concentriamo maggiormente sulle case editrici piccole!

Questa scelta, quindi, è principalmente dovuta alla necessità di far emergere e di differenziare il Verdecammino dalle altre realtà simili del web (siti, blog e forum), inserendo contenuti più "originali", che risultino interessanti per gli utenti vecchi e nuovi proprio perché non si trovano ovunque.
Per quello che potevo vedere quando ho lanciato questa iniziativa, infatti, ormai quasi un anno e mezzo fa, le interviste ad autori ed editori di piccole case editrici venivano (e vengono) già fatte in tantissimi luoghi virtuali, per cui senz'altro una persona non avrebbe avuto grandi motivi di leggere o di frequentare proprio questo forum. Il rischio che temevo di correre accettando di intervistare tutti era quello di creare invece dei contenuti interessanti solo per "gli addetti ai lavori", ovvero altri scrittori esordienti/piccoli editori della stessa piccola cerchia, che magari sarebbero approdati nel forum solo nella speranza di un'intervista, senza partecipare attivamente.

Il Verdecammino è, invece, un forum dedicato ai lettori appassionati di narrativa fantastica, dunque a persone che cercano prima di tutto informazioni su libri da leggere, e magari sono curiosi di saperne di più sull'autore di un certo libro che hanno visto tra gli scaffali. Questa iniziativa dunque è pensata per il tipo di utenza che caratterizza il forum, e vuole fare da vetrina per attirare altra utenza di questo tipo. I forum di scrittura e di (micro)editoria esistono già in grande quantità, e alcuni di questi hanno un gran numero di utenti, per cui se anche il Verdecammino si concentrasse solo su questi temi facendo diretta concorrenza, semplicemente non avrebbe senso di esistere!

Spero di aver risposto in maniera esauriente alla tua domanda. Naturalmente per ogni proposta di miglioramento del forum lo staff è sempre pronto ad ascoltare gli utenti, che possono utilizzare questo topic.

Spero intanto che ti piacciano le interviste che sono state fatte finora, ricordo anche a tutti gli altri utenti che sono liberamente commentabili.

Capisco la questione!
E capisco anche perché devi discutere con gli altri admin sulla mia proposta di condivisione di interviste fatte in altri loci!
Se te lo chiedevi le interviste sono tutte a autori piccoli\ self =)

Per quel che vale, concordo pienamente con Feleset.
Il rischio di cui parla è reale e concreto.