Dunque, vuoi una risposta da lettrice o da aspirante scrittrice?
Visto che siamo nella sezione dei lettori, rispondo prima come lettrice: io come gusti personali preferisco il lieto fine, soprattutto se c'è di mezzo una storia d'amore. Ovviamente non è una regola, però diciamo che la morte dell'eroe/eroina o della persona che ama mi deprimono troppo.
Però allo stesso tempo non voglio che il finale risulti forzato o eccessivamente "rose e fiori": se un romanzo ha un tono tragico per tutto il tempo, sarebbe assurdo tirare fuori il lato
fiaba-Disney alla fine. Allo stesso tempo, un lieto fine per me non significa automaticamente che tutto deve andare bene e che tutti i personaggi devono sopravvivere: basta pensare ai fantasy più famosi, che anche se hanno un finale positivo alternano comunque momenti belli a momenti tragici.
Come aspirante scrittrice, invece, non ho quasi mai avuto questo problema, perché di solito so già grossomodo quale sarà la fine delle mie storie. In questo senso, io credo che tutta la stesura vada fatta in relazione al punto in cui si vuole arrivare: un romanzo tragico avrà situazioni, riflessioni e spunti molto diversi da un romanzo che pende verso il finale lieto.
Gli spunti per un seguito, infine, vanno messi se si sa già che si tratta del primo di una saga. In questo caso, però, penso che sia comunque fondamentale mettere una sorta di conclusione di quel preciso arco narrativo. Harry Potter è un ottimo esempio in questo senso.